Tuesday, June 15, 2010

Per orientarsi nel blog


ATTENZIONE: Le centinaia di battute copiate da Luttazzi sono riportate qui.

Il video-inchiesta "Il meglio [NON è] di Daniele Luttazzi" (non realizzato da me) sulla questione e che mostra una piccola parte dei plagi di Luttazzi a confronto cogli originali è scaricabile da torrent:
http://www.torrenthound.com/torrent/a3b789f78851bd9b77134311db5d8b5ac2554775
Oppure sul sito de L'Unità.
Ma lo trovate anche altrove in rete.

Questo brevissimo post serve per orientarsi nel molto materiale accumulato a partire dal Gennaio 2008, data di apertura di questo blog. Il primo post risale proprio a quel mese. Non ritengo abbia più una validità di contenuto, ma offre una cronologia degli eventi.

Il post "Censura, bugie e videotape", scritto il 31 Maggio 2010, affronta diversi aspetti sgradevoli di questa vicenda.

Il commento all'intervista a Luttazzi comparsa su Il Fatto in data 12/06/2010.

Vi sono, inoltre, alcuni post più brevi che riguardano altri aspetti: la "caccia al tesoro", le testimonianze di alcuni utenti del blog, uno scambio di email avvenuto nel 2006 e Giulietta (quest'ultimo va letto, riassumerlo in due parole non vale la pena).

E ovviamente le reazioni dagli USA, come la risposta di Bill Scheft ad un'esternazione di Luttazzi.

Infine, al tempo avevo tradotto il primo post in inglese per dare l'opportunità a comici come Emo Philips, col quale ho avuto uno scambio di email, di farsi un'idea. Anche lo scambio di email del 2006 è stato tradotto.

Monday, June 14, 2010

Letterman lo ha copiato? No.


Il 14 Dicembre 2007 Luttazzi scrive sul suo blog:

-------------------------------------------------------------------
Tre anni fa, nel mio “Bollito misto” dicevo questa battuta:

“Al Qaeda ha rivendicato la messa in onda di Domenica in”.

Segue uno scambio amichevole di e-mail con Bill Scheft, headwriter del Letterman. E il 13 giugno di quest’anno ecco Letterman riproporre la mia battuta, adattata alla notizia del giorno:

"This just in: al Qaeda is claiming credit for the vague ending of 'The Sopranos.”

Letterman mi ha copiato? No. Ha eseguito la sua variazione sul tema. E’ l’arte della commedia.

-------------------------------------------------------------------

Il link nel blog di Luttazzi era questo:
http://danieleluttazzi.it/node/326
Nel blog di Luttazzi il post non è più disponibile. Tuttavia, oltre a essere stato incollato in diversi forum al tempo (basta fare una ricerca con google), ve n'è una copia al di là di ogni sospetto sul sito di Franca Rame:

http://www.francarame.it/node/656#comment-15133



L'utente Fabio (vuole rimanere anonimo) ha voluto approfondire, anche perché nella lettera a "L'Espresso" Luttazzi scrive le stesse cose, ma omettendo il carteggio con Scheft (http://akunamatata.blog.espresso.repubblica.it/akuna_matata/2007/12/leggere-per-god.html).

Così, Fabio ha scritto a Scheft in proposito e Scheft ha risposto sul suo stesso blog:

http://billscheft.tumblr.com/post/695985469/just-when-i-think-i-have-nothing-post-able

Scrive:

-------------------------------------------------------------------
Five points:

1) I am not and have never been the head writer of the Letterman show. If I was, we would be having this exchange from a locked ward.

2) I have never heard of or corresponded with Daniele Luttazzi. I would have remembered it, given that Luttazzi is my middle name.

3) I have never heard of the show “Bollito Misto” or “Domenica In” although I’m sure they’re both fabulous.

4) I did not write the joke he heard Dave do that night. I believe that joke was written by Mullholland and Barrie, who I’m sure Daniele also had a friendly email exchange with.

5) Setting up a punchline with the phrase “Al Qaeda is claiming credit for….” has been careening around the jokewriting universe since September 12, 2001. Before that, it was ”The PLO is claiming credit for….” or “The Black September Group is claiming credit for…” or “The Simbanese Liberation Army is claiming credit for….” I wrote a joke 16 years ago Thanksgiving that “President Clinton ate so much stuffing his stomach exploded, and five terrorists groups claimed credit.” Do I owe somebody some money?The fact that Daniele is claiming credit for the “claiming credit” formula is beyond ironic, and an affront to the rest of us named Luttazzi. Hope this clears things up.Please say hi to Emo, who my wife, the comedian Adrianne Tolsch, helped get on the Letterman show 26 years ago. One of the original sweet, funny guys.

Bill

-------------------------------------------------------------------

Quindi quando Luttazzi chiede "Letterman mi ha copiato?", la risposta è "No, per niente". Altra balla quindi. Scheft nemmeno lo conosce Luttazzi, non è headwriter di Letterman (a quanto pare Luttazzi non lo sapeva questo) e la battuta è vecchia.

Saturday, June 12, 2010

Resistenza ad oltranza: l'intervista su Il Fatto


ATTENZIONE: Le centinaia di battute copiate da Luttazzi sono riportate qui.

Il video inchiesta (non realizzato da me) sulla questione e che mostra una piccola parte dei plagi di Luttazzi a confronto cogli originali è scaricabile da torrent:
http://www.torrenthound.com/torrent/a3b789f78851bd9b77134311db5d8b5ac2554775


Nota a posteriori: Il seguente articolo è stato scritto all'una di notte a caldo e non intende in nessuna maniera sminuire il lavoro dei giornalisti che lavorano a Il Fatto compreso quello dell'intervistatore. Lo dico perché leggendo l'articolo si potrebbero trarre conclusioni sbagliate.

Mi sono veramente stancato di questa storia. Avrei voluto trovare uno sbocco di sobrietà ed invece non c'è niente da fare.

Qualcuno fermi Luttazzi, non solo per il suo bene, sta facendo dei danni che vanno ben al di là della satira!

Cosa è successo? Un giornalista de Il Fatto ha intervistato Luttazzi senza essere a conoscenza dei dati. È gravissimo perché Il Fatto è un giornale troppo importante per offrire il fianco e scivolare su una questione così stupida con tutte le emergenze che ci sono in Italia.

Ma vi rendete conto che giornali negli Stati Uniti stanno per scrivere di questo caso?

Di seguito l'intervista a Luttazzi commentata punto per punto (i miei commenti in verde).

Accetta di rispondere?
A tutto.

Perché finora ha taciuto?
Nessun giornale mi ha chiesto davvero che cosa è successo.


Diciamo, invece, che l'Unità gliel'ha chiesto, ma non nel modo che sarebbe piaciuto a lui.

E il suo pubblico? Ci sono centinaia di messaggi sui blog...
Ho risposto a tutti di persona, come sempre.

Luttazzi allora... copia?
È vero, lo dico da anni, e lo faccio apposta, per motivi precisi. Non ho mai nascosto nulla. Dov’è la notizia?


E le email contenenti bugie? L'articolo dove diceva che in Satyricon tutto le battute erano originali? Peraltro, anche documentato nel video. Nemmeno il video è stato visionato da questo giornalista.

L'accusa è pesante... c'è chi si è preso la briga di contare: 500 battute che sarebbero copiate, il trenta per cento del repertorio?
Esagerato! Sono molte di meno, di mie ne ho scritte a migliaia. Ma i numeri, usati a fini di scalpore, sono irrilevanti: nessuna battuta di quelle che cito è plagio, sia perché invito a scoprirle (non è plagio se è dichiarato, è un gioco intellettuale), sia perché si tratta di calchi o di riscritture con variazioni e aggiunte, procedimenti legittimi. Buona parte del repertorio di David Letterman, ad esempio, si fonda su calchi di vecchie battute di Johnny Carson , aggiornate alla bisogna. E l’aggiornamento di una battuta generica (calco) è già un potenziamento, amplificato dall’inevitabile allusione al precedente. È l’arte del comico.


Le battute sono circa 250-260 al momento. Alcune però sono monologhi di 10 minuti, come il pezzo dei dinosauri di Izzard. Se ne aggiungono ogni settimana almeno 8-10. Basta contarle nel repository, eh.
Sono tutti plagi. E anche questo per confermarlo basta fare una comparazione dei testi.
La caccia al tesoro (e 2000 volte che lo ripeto) non è una formula magica per plagiare a tutto spiano.


Calco... potenziamento. I suoi fan si convinceranno?
Io voglio chiarire tutto. Ma l'attacco diffamatorio è massiccio, quindi voglio descrivere in modo preciso, tecnico il mio lavoro.

Facciamo un esempio. Mitch Hedberg ha scritto: “I don't wear a watch because I want my arms to weigh the same”. E lei: “In realtà non porto l'orologio perché voglio che le mie braccia pesino uguale”. Molto simili, non le pare?
Ripeto, chi mi accusa dice cose che io già ho svelato da anni. Andatevi a vedere il mio blog. È il gioco della Caccia al Tesoro di cui parlavo nel 2005: dissemino qua e là indizi e citazioni di comici famosi, e i fan devono scoprirli. È un escamotage nato come esigenza legale dopo il processo Tamaro: il pretesto delle querele miliardarie, infatti, è che la mia non è satira, ma volgarità e insulto. Facevano così anche contro Lenny Bruce. E Bruce, per difendersi, cominciò a inserire nei suoi monologhi brani di autori satirici famosi. Vinse così alcuni processi dimostrando che il brano tanto volgare di cui lo accusavano, in realtà era di Aristofane! In questo modo, semplice ma geniale, si dimostra che non sanno distinguere la volgarità dalla satira.


Il processo Tamaro è per plagio, non volgarità!
Ha cominciato a plagiare molto prima del 1996. Ma che cazzo di scusa è? Dov'è la seconda domanda? Bruce non ha mai plagiato altri comici e Luttazzi ha iniziato a plagiare prima di qualsiasi processo. Plagiava per vincere cause in futuro? Guardate che qui non si parla di aver citato Aristofane o Rabelais che sono in libreria, ma di aver plagiato comici sconosciuti in Italia (e alcuni anche poco conosciuti in USA).
Come la battuta di Hedberg serva per cause legali, poi, lo sa solo Luttazzi e il giornalista non è curioso.


In prima fila tra gli accusatori ci sono i giornali di destra...
Il Giornale mi accusava di usare battute volgari. Quando si è accorto che erano di famosi satirici americani... invece di ammettere ‘Ooops, è vero, siamo incompetenti, quella era satira, non volgarità’, ha rigirato la frittata: ‘Guardate: Luttazzi copia!’.


Ma che dice il giornalista? In prima fila ci sono stati l'Unità e Repubblica. La domanda è proprio tecnicamente falsa.

Però anche i suoi fan si sentono traditi...
A me non diverte far ridere con battute altrui, quelle che cito (celeberrime, e di autori di cui parlo sempre nei miei libri e nelle interviste) le uso per i miei esperimenti sulla comicità: le modifiche che apporto possono sembrare irrilevanti a chi non è pratico, ma per un comico sono sostanziali, se potenziano l'efficacia della battuta. L’attacco diffamatorio contro di me, però, è maldestro, soprattutto dal punto di vista tecnico: si tratta di qualcuno che non conosce i fondamenti della semiotica, e della comunicazione comica in particolare.


Ma che sta dicendo? Io come altri collaboratori di questo blog abbiamo pure studiato approfonditamente alcuni argomenti da lui citati. Bello ergersi a intellettuale massimo che non può essere compreso da nessuno.

Aiuto... la semiotica, non può essere più semplice?
No, voglio rispondere in modo approfondito agli attacchi. Prendiamo ad esempio una battuta del comico americano George Carlin, quella sulla falena....


Anche se fosse un artificio retorico del giornalista, sarebbe offensivo per la nostra intelligenza. E se invece davvero non sapesse cosa significhi "semiotica", allora dovrebbe cambiare mestiere. Ma quanto in basso deve scendere il livello culturale in Italia?

Ecco la battuta: “Come fai a capire che una falena scoreggia? Improvvisamente vola dritto”... Lei, è l'accusa, si è limitato a sostituire la falena con una mosca...
Estrapolare battute da un testo dicendo “Sono simili, quindi è plagio” è una solenne baggianata. Primo, perché non esiste messaggio senza contesto. Il contesto guida l’interpretazione, sia inducendo attese che renderanno la battuta più o meno sorprendente, sia aggiungendo significati altri che permettono risate aggiuntive. La battuta di Carlin, citata da me, serve da antitesi come esempio di battuta che la tv trasmetterebbe tranquillamente, a differenza della satira politica del resto del monologo. Nuova risata. Secondo, perché quello che fa scattare la risata non è tanto il contenuto della battuta, come si crede ingenuamente, ma la tecnica. Infatti quando un giornalista fa la parafrasi di una battuta, la risata non scatta. Ogni modifica tecnica, anche minima, può quindi migliorare una battuta. Ecco perché, se sai che il suono “k” è particolarmente comico (come spiega Neil Simon: “Cocomero fa ridere. Pomodoro non fa ridere” ) ti basta sostituire “mosca” a “falena” per potenziare di gran lunga l’effetto”. Terzo, perché il testo di una battuta è solo uno dei tre elementi che la caratterizzano come joke.


Quindi, quando ha detto la battuta già sapeva che Bonolis gliel'avrebbe plagiata, dimostrando la sua tesi di cosa si può dire e cosa no in TV. Perfetto, ha anche il dono della chiaroveggenza.
La sostituzione di "falena" in "mosca" è scandalosa. Ma il giornalista è conscio che "falena" in inglese si dice "moth" e che "mosca" è "fly" e che quindi "mosca" ha quasi lo stesso suono di "moth"?
Oltretutto, le mosche volano dritte, sono proprio le farfalle a svolazzare a zig-zag.
Inoltre, se il giornalista si fosse degnato di guardare il video, avrebbe notato quanto le battute siano peggiorate rispetto agli originali. Non è strano, chi scrive una battuta la fa sua, la interpreta, la vive.


Semiotica, joke, scusi ma ci stiamo perdendo...
Perdonate i tecnicismi... ma sono necessari. Una battuta è un micro-racconto, e quindi vanno considerati anche funzione comica e ruoli attanziali.


Ma quali tecnicismi, ma che è questa intervista alla Bruno Vespa?! Manca solo di firmare un bel contratto cogli italiani.

Attanziali... alzo bandiera bianca. Non so se i suoi fan volevano una lezione di semiotica...
Se si considera che le variazioni possono vertere inoltre su ampiezza degli scarti (basta sostituire una parola che attivi isotopie più distanti e l’effetto comico aumenta), sulle figure delle sostanze dell’espressione, sulle figure delle forme dell’espressione, sulle figure della forma del contenuto (nuclei, indizi, informanti:luoghi, oggetti, gesti), sulle figure del tempo, sugli orientamenti semantici del testo eccetera, si capirà perché è più semplice dire ‘Luttazzi copia!’. Un po’ di competenza però non guasterebbe, per diffamazioni così pesanti.


A parte che moltissime battute sono riprese pari pari, e stanno 1:1 con l'originale, ma poi chiunque è capace di prendere delle battute e farvi sopra delle modifiche. No chiunque no, ma chiunque sia un minimo portato.

Sarò più terra terra: c'è chi l’accusa di aver taroccato i messaggi Internet, di averli retrodatati per nascondere il plagio...
Vent’anni fa, Internet non c’era. I fan mi scrivevano nella redazione dei programmi, io ne parlavo nelle interviste.


Ah, buffo che poi nel 2006 e nel 2007 invece menta per email e abbia pure mentito a proposito delle battute di Satyricon. Inoltre, anche la battuta della mosca, perché non ha detto "Bonolis me l'ha copiata, tra l'altro non è nemmeno mia, ma di Carlin!". Troppo complesso, no?

Ma quei ritocchi ai messaggi Internet?
Non me ne intendo di queste cose. Un esperto di computer mi dice che questo taroccamento non si poteva fare.


Questa risposta non significa nulla, perché se intende che:
a) non si può fare perché si vien beccati, allora sì, infatti è stato beccato
b) se intende che non ci si può nemmeno provare, è offensivo verso anche il più cerebroleso dei navigatori web. È ovvio che si può apporre qualsiasi data a un post del proprio blog e rimaneggiarla e modificarne il contenuto.
Ovviamente, nessuna seconda domanda.

Peraltro, ieri un utente (beppe) ha pubblicato il seguente link su questo blog:
http://puntofisso.net/techblog/?p=168
Il link riporta presunte imprecisioni nell'uso di web.archive per confermare la retrodatazione. Se ne è discusso qua sul blog con l'utente e ho fatto notare che nel mio articolo nessuna data di indexing era stata usata per datare i post. Figuriamoci se vado ad affidarmi all'indexing. Inoltre, l'articolo dell'utente esordisce colla frase:
"Non lo nascondero’, fino a ieri mattina “ero” un fan di Daniele Luttazzi.
Dopo aver letto le notizie sull’eventuale “plagio” sono diventato un ex fan deluso."


A Luttazzi non importa la frase nel blog, né si è preso la briga di leggere i commenti in questo blog che già precisavano che nessuna imprecisione tecnica era stata commessa dall'articolo, il giorno dopo pubblica la seguente affermazione con link al blog dell'utente:


Un blogger esperto sbugiarda l'asso nella manica dei diffamatori: la retrodatazione dei post sulla Caccia al Tesoro. (link)



Non solo. A Luttazzi questa cosa pare tanto importante che manda subito il link a Francesca Fornario dell'Unità che gli risponde:

<< Daniele mi ha scritto raccomandandomi di leggere il link. gli ho risposto. Così:

Caro Daniele, leggilo tu. I commenti spiegano quello che io stessa avevo verificato: i post sono stati alterati per avvalorare la tesi della caccia. Imagino che gli informatici smanettoni si divertiranno ad aggiungere prove su prove come hanno già fatto sul blog - non sul tuo, dato che non pubblichi i loro commenti - ma non me ne rallegro affatto né mi interessa, perché come ti ho scritto trovo ridicola la scusa della caccia al tesoro a prescindere da quando l'hai tirata fuori ("Si ho copiato, ma lo avevo detto". Cosa vuoi, la prescrizione?). Come ti ho scritto, trovo mortificante a prescindere l'ipocrisia di accusare Bonolis di averti copiato una battuta che tu stesso avevi capiato (peggiorandola, secondo me. Ehi, non puoi mica darti i voti da solo come fa Berlusconi: "Sono il miglior presidente degli ultimi 150 anni". "Chi lo ha detto?". "Io"), trovo deprimente l'aver dichiarato che non ti saresti divertito a recitare una battuta scritta da altri per poi farlo a manetta, e aver plagiato quintali di gag senza mai citare la fonte e pagare i diritti, sfruttando cinicamente la posizione l'artista perseguitato ("ehi, sono costretto a copiare, così posso difendermi"). Infine, mi avvilisce che tu abbia censurato il video che provava la copiatura a tuo dire leggittima, proprio tu che sei stato vittima di una così insopportabile censura. Se mi hai mandato questo link che non prova niente perché vuoi continuare il dibattito sul sito dell'Unità lo pubblico volentieri. Se invece me lo hai mandato per riconquistare la mia stima, la mia e quella dei fan delusi, allora avrei preferito una giustificazione accettabile. ti abbraccio.
Francesca >>


Come giustamente fa notare Francesca, in verità, non ha molta importanza quando i post sono stati scritti. Diventa importante perché nega l'evidenza. Ci sono altre prove sulla retrodatazione. Vediamo se sarò costretto a fornirle tutte, come se quelle già presentate non fossero sufficienti.

Siccome nel blog dell'utente arrivano precisazioni riguardo all'esattezza dell'articolo in questo blog, tempo due ore e la frase e il link scompaiono dal blog di Luttazzi.

Ritorniamo all'intervista.


Certo un bel paradosso... non era proprio lei che aveva criticato Grillo perché avrebbe ricalcato una sua battuta...
Quella su Wojtyla dai terremotati. Il rimprovero non è mai perché te le rubano... lo fanno di continuo, in pratica è come se dalla tv non me ne fossi mai andato. È perché te le “bruciano”. Se io ho una battuta in repertorio e un comico molto più famoso la dice prima che io l’abbia detta in tv, quella battuta non posso più dirla, la sanno già.


Sì, ma la battuta presa da Benigni era di Dangerfield e quella di Bonolis di Carlin. Bisogna citare.
Qualcuno ha fatto notare che ha solo rimproverato Bonolis e non Benigni. Eh sì, ma se dici di fronte ad intere platee ad ogni spettacolo di una tournée che Benigni ti ha copiato tutti pensano "oh ma è proprio forte". Se la battuta è di Dangerfield tuttavia devi dirlo. Non puoi farti ammirare da tutti e poi la battuta non era tua. E comunque fai notare che Benigni copia, anche se non detto in modo accusatorio, resta una bassezza.


Ma la battuta non era l'oro del comico?
Lo è. Come un fraseggio jazz. Con la differenza che quando un musicista come Fred Hersch cita Thelonious Monk, nessuno ci scrive su un blog dicendo: ‘Hersch copia Monk!’. Farebbe la figura del fesso. Chi capisce di jazz, si gode il rimando. Chi è inesperto, è il caso che si metta a studiare. E Schubert sapeva che c’era qualcosa di potente nel quintetto per archi in re maggiore K. 593 di Mozart: lo citò quasi nota per nota nel suo quintetto per archi.

Il comico come il musicista, prende a prestito l'armonia... Insomma, non si sente come uno studente pizzicato a copiare davanti a una classe di milioni di persone?
No, piuttosto come un professore giudicato da un branco di ripetenti.


Ecco, non poteva mancare il tocco di classe finale. Ci inchiniamo tutti di fronte al genio che ha retrodatato post sul blog, mentito per email e censurato ogni video su youtube che non gli piaceva con la sua Srl (facendo pure finta di non saperne niente). Senza contare tutte le altre vicende elencate qua e qua.
Ma non c'era un altro che aveva chiamato "coglioni" chi lo criticava? Al momento mi sfugge.


Sicuro di riuscire a recuperare la fiducia del pubblico?
Ho ricevuto molta solidarietà. Raiperunanotte non si dimentica facilmente. Non sarà l’ultimo attacco. Ma qualcuno si è chiesto almeno chi è l’autore del video anonimo che diffama il mio lavoro. Perché è stato diffuso con un’azione così capillare?


Screditare la voce critica dal punto di vista personale e dei fini. Anche questo mi ricorda qualcosa. Sì è mai chiesto che, forse, al contrario del giornalista che il video non l'ha visto, chi l'ha visto si sia incazzato e lo abbia diffuso e che le continue rimozioni da youtube non abbiano fatto altro che intestardire i censurati?

Speriamo che qualcuno alla redazione de Il Fatto se ne occupi più seriamente.