Thursday, January 10, 2008

Giulietta o Daniele?

Un mese dopo il mio primo post, dopo che qualcuno aveva già riferito l'esistenza del mio sito a Luttazzi (cosa documentata). Ecco apparire un commento di una certa "giulietta". Al tempo non ci badai molto perché molti fan di Luttazzi mi avevano attaccato con la solita manfrina de "l'arte imita arte".

February 19, 2008 12:13 AM
giulietta said...
Innanzitutto, una battuta funziona per il suo meccanismo: intervenire su testo, contesto e/o interpretazione non è cosa da poco, nè sanno farlo tutti.

Battuta sulla mosca:
Testo: cambiare "falena" con "mosca" e togliere "quando" rende la battuta più efficace, fa più ridere. Contesto: Luttazzi cita quella battuta come PREMESSA per la battuta vera: " Di tutto il monologo, questa è l'unica battuta che vi ricorderete. " E in effetti a teatro il boato è lì. Dopo una premessa su satira e banalità tv. La battuta cioè è un pretesto per dire altro. ( E infatti Bonolis in tv non disse le battute del monologo su Berlusconi, ma questa! Previsione azzeccata. ) Interpretazione: Luttazzi fa ridere coi gesti che SEGUONO la battuta. Dallo spunto di Carlin, ricava alla fine tre risate maggiori. Questo non è irrilevante come pensi. Nell'arte, originalità e miglioramento sono due criteri equipollenti. C'è il valore dell'originale. E quello del miglioramento (esempio "alto": "Giulietta e Romeo" di Shakespeare è il miglioramento definitivo di almeno 50 versioni precedenti della STESSA storia ).

L'arte procede per modifiche successive: la tradizione viene continuamente riscritta. Luttazzi fa quello che hanno fatto Lenny Bruce, George Carlin, Woody Allen, Bill Hicks e TUTTI gli altri prima di lui. Tu non lo sai e così Luttazzi ti sembra strano. Ma è così che funziona.

E quando Luttazzi si incazza, è perchè dicono in tv sue battute senza alcun lavoro su di esse. E' plagio. Bonolis ad esempio non disse la battuta di Carlin, ma riprodusse esattamente il lavoro di Luttazzi dopo averlo visto a teatro una settimana prima. Fra l'altro, nel periodo in cui Luttazzi non poteva andare in tv. Bello, no? Idem gli altri ( Iene, Grillo, Benigni ecc. ) che così gli bruciano il repertorio. Luttazzi non lavora su battute di comici italiani proprio per evitare questo.

Da ultimo: è quanto meno ingeneroso ridurre l'opera omnia di Luttazzi alla riscrittura del lavoro altrui. Una/due battute su 400 pagine zeppe di battute dimostra che Luttazzi non ha bisogno di stratagemmi per scrivere un libro: ma considera la comicità un'arte e vuole mostrarcene i meandri. E' l'idea di fondo della caccia al tesoro. Una pedagogia di cui dovremmo essergli grati, invece di fornire argomenti a chi lo odia per quello che dice, e gli tappa la bocca, e lo infanga, e lo toglie dalla tv.


Il problema non è Luttazzi, siamo noi. Citazione, riscrittura, calco, variazione sul tema sono pratiche legittime. Tutti lo fanno perchè è così che funziona e non può essere altrimenti. Ma qui noi ci concentriamo solo su Luttazzi e finiamo per dare un quadro distorto dell'arte. Siamo bravissimi a notare i riferimenti di Luttazzi a Carlin, Izzard o Lenny Bruce. Ma ci fermiamo qui, invece di fare lo stesso con Carlin ( la cui produzione è in pratica tutta una enorme variazione sul monologo "Semantica" di Lenny Bruce ), con Izzard ( che si riferisce di continuo al suo idolo Michael Palin e ai Monthy Python ) e con Lenny Bruce ( i cui monologhi e la cui tecnica ricalcano quelli di Joe Ancis, un comico che conosco perchè Luttazzi ne parla nell'introduzione al libro di Bruce ). Luttazzi ha una competenza vera sull'argomento, noi no. Le nostre osservazioni sono parziali. O facciamo il lavoro completo ( verifica di tutti i riferimenti oltre il primo grado, prima di incolpare Luttazzi di chissà che ) oppure è meglio evitare la banalità. Non solo perchè risulta dilettantesco, ma soprattutto perchè abbiamo visto in questi giorni come giornalisti senza scrupoli possono distorcere certe informazioni per diffamare Luttazzi. Non mi sembra davvero il caso di fornire altre munizioni a quei bastardi.

Luttazzi si diverte a riscrivere a modo suo la tradizione, migliorandola con modifiche chirurgiche. I grandi fanno così. Mi viene in mente Picasso che rifà Velasquez ( modifiche molto evidenti ) e Braque ( i due quadri sono identici ). Perchè lo fanno? Perchè l'arte si nutre dell'arte. Luttazzi scrive migliaia di battute, non ha bisogno di "copiare". Lo fa per dare indizi sulla materia nobile della satira e testarne le possibilità. Altri hanno fatto il paragone ( giusto ) col jazz. Se un trombettista inserisce una frase di Miles Davis nel suo assolo, solo un profano pensa:-Questa l'ha copiata da Miles Davis! Perchè non l'ha dichiarato?- Il fan invece riconosce la citazione, ne assapora le modifiche, che più sono minime più sono preziose, e gode della strizzatina d'occhio. E' ARTE! Smettetela con queste considerazioni piccolo-borghesi. Quando scoprirete che Mozart "copia" Vivaldi, cosa fate? Vi sparate?

Ntoskrnl (io, insomma) said...
Ehm, ma ti sei bevuta il cervello...? Tralasciando il discorso del piccolo-borghese che mi pare una carta alquanto superficiale da parte tua. Ma poi nessuno ha detto che Luttazzi ha copiato tutto o cose così. Parli della battuta della mosca, sì Luttazzi la inserisce in un contesto (peraltro, uno dei gesti, ovvero quello della mosca che vola dritta col dito fatto in aria è uguale a quello di Carlin), ma altre battute come quelle di Emo non sono in nessunissimo contesto. Specialmente non in un contesto tra banalità e tv ecc. Io non capisco francamente perché Luttazzi può copiare e Bonolis no. Perché Bonolis è meno competente in materia e meno acculturato? Non ho dubbi che lo sia, ma non mi pare una scusa sufficiente. Tutti sono capaci di guardare uno spettacolo di Carlin o di Emo e prenderne alcune battute (e anche di reinserirle in un contesto, badalì che roba complessa...). Io francamente non ho visto battute in comune tra Luttazzi e Lenny Bruce, per carità ci saranno, ma non ne ho viste. Come non ne ho viste di Carlin in comune con Bruce. Mostramele se dici che ci sono tanti riferimenti e stronzate varie. Io ho portato alcune battute di Emo stupende che sono state riusate da Luttazzi, ora mi vieni a dire che ci vuole la grande competenza satirica per riusarle? Ma mi prendi per il culo? Tutti hanno i propri idoli, ma questo non significa che uno copia pari pari una battuta da uno di essi (e il cosiddetto contesto c'è solo per alcune). Emo è famoso in America? Sì, ma non come Luttazzi in Italia. Trovi giusto che qualcuno usi il lavoro di un altro? Benissimo, questa è la tua opinione, ma non venire qui a fare la grande intellettuale e a chiamare piccoli borghesi ('sticazzi che profilo psicologico accurato) persone che nemmeno conosci. Poi ripeto come se Luttazzi non mi avesse mentito per email anni fa sul fatto di aver copiato, cioè almeno leggi l'articolo prima di fare la tua uscitona, no?
Questo post non è la mia missione di vita, è semplicemente un post informativo. Chi è interessato, bene; chi no, amen. Non ci ricavo nulla e non voglio ricavarci niente. Sono disponibile a rispondere a dubbi e domande, ma non di gente che a malapena ha letto ciò che ho scritto. Ma poi chi nega a Luttazzi meriti civili ecc. Sono pure ribaditi nell'articolo. SEMPLICEMENTE SECONDO ME NON E' GIUSTO RIUSARE BATTUTE DI ALTRI (IDENTICHE) SENZA CITARE LE FONTI. Men che mai buttare merda su altri che han fatto uguale e ancora meno mentire sul fatto di essersi ispirati.

Un anno dopo, un anonimo fa sorgere un dubbio.

Anonymous said...
Sbaglierò, ma secondo me Giulietta è Luttazzi.

Ntoskrnl said...
Non ci ho nemmeno pensato. Mi auguro proprio di no, sarebbe il massimo della penosità.

Glad said...
Beh, considerando che l'articolo è di metà gennaio e "giulietta" s'è iscritta/o il febbraio dello stesso anno, giusto prima di scrivere questo commento e che non ha nessun blog personale e nessun'altra attività direi visto le sole 9 visualizzazioni del suo profilo...non aggiungo altro

Anonymous said...
Una difesa dell'operato di Luttazzi così lunga, dotta e accorata è quantomeno sospetta. Chi avrebbe l'interesse e le capacità per buttare giù un testo del genere, se non Luttazzi stesso?

Ntoskrnl said...
Sono un idiota, ha perfettamente ragione l'anonimo (ottima osservazione, davvero). Più che per i motivi citati da Glad e dal fatto che la difesa sia lunga ed accorata, c'è qualcosa di ben più evidente a cui non ho fatto minimamente caso.

Il post è del tutto simile ad una email di Luttazzi (di quelle pubblicate nel post). Ed usa la punteggiatura in un modo assolutamente univoco.

Notare nelle email di Luttazzi:

"da anni organizzo per i fan ( lo spiego sul blog ) una caccia al tesoro."

In 10 anni che sono su internet non ho mai visto usare le parentesi a questa maniera (con gli spazi) e guardacaso anche giulietta le usa allo stesso modo:

"Bello, no? Idem gli altri ( Iene, Grillo, Benigni ecc. ) che così gli bruciano il repertorio. Luttazzi non lavora su battute di comici italiani proprio per evitare questo."

Proprio una coincidenza. E non è finita qui (sennò magari sembro anche paranoico). Riprendiamo il modo di scrivere di Luttazzi:

"Foy replicò:-Sì, ma io l'ho detta meglio.- Ovvero: nell'arte ha un valore l'originalità, ma ne ha uno altrettanto importante il miglioramento."

E quello di giulietta:

"solo un profano pensa:-Questa l'ha copiata da Miles Davis!"

Notare il ":-" che preannuncia una frase o citazione. Molto poco comune anch'esso. Pura coincidenza?

Parliamo delle somiglianze di contenuto:

Luttazzi: "ho dimostrato a più riprese che, come una stessa frase diventa una battuta se ne cambi il contesto o il modo o l'intenzione"

giulietta: "Innanzitutto, una battuta funziona per il suo meccanismo: intervenire su testo, contesto e/o interpretazione non è cosa da poco, nè sanno farlo tutti."

Luttazzi: "E' come se uno accusasse Enrico Rava perchè nei suoi assoli ripete fraseggi di Miles Davis."

giulietta: "Se un trombettista inserisce una frase di Miles Davis nel suo assolo, solo un profano pensa:-Questa l'ha copiata da Miles Davis! Perchè non l'ha dichiarato?"

Anche i fraseggi di Davis mera coincidenza? Stessa argomentazione su variazione del testo, contesto e interepretazione (o anche contesto, modo e intenzione, che dir si voglia). Stessa argomentazione sul valore dell'originalità e del miglioramento. Stessa argomentazione sul senso della battuta di Carlin.

Sarebbe il caso di rileggere alcune affermazioni di "giulietta" alla luce di queste osservazioni:

"L'arte procede per modifiche successive: la tradizione viene continuamente riscritta. Luttazzi fa quello che hanno fatto Lenny Bruce, George Carlin, Woody Allen, Bill Hicks e TUTTI gli altri prima di lui. Tu non lo sai e così Luttazzi ti sembra strano. Ma è così che funziona."

Ma quando mai Woody Allen o Carlin Hicks hanno copiato centinaia di battute?

"Da ultimo: è quanto meno ingeneroso ridurre l'opera omnia di Luttazzi alla riscrittura del lavoro altrui. Una/due battute su 400 pagine zeppe di battute dimostra che Luttazzi non ha bisogno di stratagemmi per scrivere un libro: ma considera la comicità un'arte e vuole mostrarcene i meandri. E' l'idea di fondo della caccia al tesoro. Una pedagogia di cui dovremmo essergli grati, invece di fornire argomenti a chi lo odia per quello che dice, e gli tappa la bocca, e lo infanga, e lo toglie dalla tv."

Sì ok, questa l'ha sparata quando il repository di battute copiate ne conteneva solo 40-50, adesso è alquanto più difficile riaffermare la stessa cosa. Soprattutto considerando che il repertorio "alto" di Luttazzi è tutto copiato.

"Luttazzi ha una competenza vera sull'argomento, noi no. Le nostre osservazioni sono parziali. O facciamo il lavoro completo ( verifica di tutti i riferimenti oltre il primo grado, prima di incolpare Luttazzi di chissà che ) oppure è meglio evitare la banalità. Non solo perchè risulta dilettantesco, ma soprattutto perchè abbiamo visto in questi giorni come giornalisti senza scrupoli possono distorcere certe informazioni per diffamare Luttazzi. Non mi sembra davvero il caso di fornire altre munizioni a quei bastardi."

Questo pezzo sarebbe talmente patetico se l'avesse scritto veramente Luttazzi che persino Bonolis risulterebbe una persona a modo a confronto.

"E' ARTE! Smettetela con queste considerazioni piccolo-borghesi. Quando scoprirete che Mozart "copia" Vivaldi, cosa fate? Vi sparate?"

Ripeto: se l'avesse scritto lui sarebbe veramente imbarazzante. Io proprio per quest'ultima affermazione sulla piccola borghesia ho attribuito il commento ad una liceale pseudo-intellettuale (cosa che peraltro si nota dal modo in cui "le" ho risposto). Ognuno giudichi la faccenda come meglio crede.

103 comments:

Anonymous said...

A HAH A HA H, fenomenale sta cosa! In effetti non riesco a credere che sia davvero luttazzi a scrivere questa roba (però non riuscivo nemmeno a credere alle battute copiate!)
La cosa si fa davvero INTERESSANTE considerando che tutto l'intervento è scritto in maniera fluida e impeccabile mentre nelle ultime due righe si condensa un'uscita isterica da 16enne (la faccenda del piccolo borghese?!?) e in più errori elementari di tempi verbali, probabilmente per mascherare in maniera patetica l'autore e sviare i sospetti in estremis (Quando scoprirete..che fate, vi sparate?)...
Dio SE, e sottolineo SE, fosse davvero lui, e spero proprio di no, sarebbe PATETICO!!!

Ntoskrnl said...

Penso che la tua sia una speranza condivisa, anche se le argomentazioni e l'uso della punteggiatura (nonché il profilo creato ad hoc) lascino poco spazio alle speranze. Non credo che eventuali errori siano stati commessi di proposito, quanto più per un tono colloquiale. La fluidità della prima parte si può spiegare col fatto che è quasi identica ad una email e, probabilmente, è un template spesso usato da Luttazzi nelle sue risposte (azzardo un'ipotesi).

Diego said...

Hahaha Incredibili le argomentazioni usate da "giulietta"...ora un pò come dire "io sono più intelligente, acculturato di voi quindi a me è permesso fare quel cazzo che mi pare..." a me suona così...

Bruttoformo said...

Questa Giulietta copia Luttazzi! È scan-da-lo-so!!! :-)

Anonymous said...

Anche io mi sono accorto che Daniele ha usato battute di Carlin, Chris Rock ed Hicks ma non ne sono certo scandalizzato anzi credo che sia un bene in quanto traduce e fa conoscere al pubblico italiano della satira stupenda.

Inoltre Daniele cita in continuazione quali sono gli artisti stranieri da lui apprezzati: Carlin, Rock, Bruce, Hicks...

Questo mi ha permesso di conoscere a mia volta questi artisti e per questo gliene sono grato.

Anonymous said...

C'è un'interessante scoperta sul forum di Luttazzi. Sotto il topic "George Carlin".

Ntoskrnl said...

Clamoroso. Ho già backuppato metà forum. Mi fanno un po' pena gli utenti di quel forum, sono stati presi per il culo alla grande.

Anonymous said...

Giuletta=DL: ciò è fuor di dubbio.
Lo stile, la punteggiatura, le argomentazioni, la finta chiusa beona sono elementi inequivocabili.

A quale topic "George Carlin" fate riferimento? Ho fatto delle ricerche sul sito di Luttazzi ma non ho trovato niente di "clamoroso".

Esse

Anonymous said...

ma poi,per fare un esempio di come Luttazzi "si ispiri",basta questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=JU9kK61QmNY&feature=player_embedded#

ma la "citare" qualcuno,non significa anche "citare" la fonte?
Luttazzi lo fa?
non mi pare.

Anonymous said...

Ragazzi io sono presa dallo sconforto più assoluto! Anche io sono (non riesco ancora a dire "ero") una accanita fan di Luttazzi. Conosco a memoria i suoi libri/spettacoli/cd etc e non riesco ancora a capacitarmene....
Ho cominciato a leggere il blog con molta diffidenza ma quello che ho trovato qui è veramente ai confini della realtà!!! le mie ovaie si sono sfracellate al suolo dalla delusione.... sono ancora stordita dalla scoperta e sto cercando di assimilarla..... Io non conosco in realtà tutto il repertorio americano citato da voi ma colmerò al più presto le lacune.
Volevo farvi i complimenti per lo zelo e la competenza dimostrati.... Anche secondo me Giulietta è sicuramente Luttazzi... Giulietta/Luisella....
che triestezza ragazzi......

Ntoskrnl said...

Il sito a cui si faceva riferimento era questo:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4884657&p=2

Nel quale un utente (o due), ma in particolare uno, ovvero "crestodina", usa lo stesso testo di Giulietta, punteggiatura inclusa, un anno prima che "Giulietta" scrivesse qua.

Ringrazio l'autrice dell'ultimo commento. Mi dispiace, ma ci siamo passati tutti. =)

Anonymous said...

Mi sembra che qui si stia esagerando un po', non dico con la paranoia, che non c' è (visto che fidarsi è bene ma non fidarsi è sempre meglio), ma con le certezze.

Capisco la giusta delusione per la faccenda dei ricorrenti plagi di battute famose (a quanto pare famose ma non in Italia), però davvero mi pare eccessivo arrivare a una tal malfidenza da pensare che possibili fan di Luttazzi che potrebbero aver ripreso con le loro missive stralci di testo che Luttazzi stesso può aver scritto in più occasioni non possano essere altro che identità virtuali dello stesso Luttazzi.

Quanto è inverosimile pensare che sia solo una sua fan? Che le somiglianze dello stile siano dovute al fatto che questa riprende testi, post o le risposte ad alcuni lettori date dal comico? Nemmeno si può ragionevolmente escludere che sia una fan particolarmente infatuata che gli abbia chiesto conto su queste faccende e, ricevuta la risposta, l' abbia riportata più o meno tale e quale a suo nome aggiungendo un' acida chiosa finale tanto per togliersi qualche sassolino (questo spiegherebbe anche l' uso di una punteggiatura identica) il tutto nella speranza di difendere o aiutare il proprio beniamino.

Molte delle cose lì scritte li ha spiegate nel suo blog in più che qualche occasione e non sotto mentite spoglie.
Inoltre se ne vedono troppi di utenti per la rete che per riportare gli argomenti di Luttazzi ricalcano le sue frasi e talvolta il suo stile, sempre se non si tratta di copy-paste diretti, troppi, dicevo, per pensare che Luttazzi abbia una miriade di identità in rete.

In sostanza, credo che queste possibilità sono troppo verosimili perché possano essere escluse a priori.

Certo è (vista la formattazione e la punteggiatura sospetta, ma più per ":-" e non tanto per le parentesi con gli spazi che usavo spesso anche io fino a qualche tempo fa e non è cosa del tutto inconsueta) che sospettare non è delitto, almeno fino a prova contraria, solo non mi butterei a capofitto sul possibile smascheramento come un cane affamato su un pezzo di carne che non vede l' ora di sbranare (la carne sarebbe Luttazzi).

Provato a mandare qualche email al diretto interessato con link a questo post?
Certo non la prenderebbe bene, potrebbe ignorare la missiva a negare in modo non convincente, ma sarebbe comunque interessante vedere la reazione.

Potrei offrirmi volontario se volete. Se interessa.
Basterebbe spedire un link e se mi ignora pazienza e mi spiacerebbe per lui.

-Sam Vimes-

Ntoskrnl said...

Ciao Sam,
non ho espresso una certezza nel post. Ho lasciato la domanda aperta ed ognuno può farsi la sua opinione in proposito. Non ho scritto "è così", ma "se".

Detto ciò, c'è un problema. Nel primo mese dall'apertura del blog, esso era conosciuto da più o meno 30 persone. Luttazzi era una di queste poiché gli fu mandato un link per email dopo solo 3-4 giorni. Il commento di Giulietta risale proprio a quel periodo. Quindi, non solo Luttazzi ma anche una fan sfegatata avrebbe dovuto rientrare in quelle 30 persone, di cui almeno 15 le conosco.
Io non dico sia impossibile, chi ha certezze? Però, la mia opinione è un'altra.

Certo, puoi mandare il link a Luttazzi, ma non avrai una reazione a caldo, ma a freddo (essendo una email) e non so cosa tu ci possa ricavare.

Anonymous said...

Premessa: se questo commento esce con il mio vero nome è perchè sono negato con qualsiasi cosa più complessa delle posate.

Non importa molto chi io sia, perchè penserei le stesse cose anche se facessi un altro mestiere, invece di fare (come posso) lo stesso lavoro di DL (certamente meno bene).

A me fate un po' paura. Potrei rintronarvi con considerazioni tecniche sul cosa, come e perchè, ma francamente chi se ne frega. E' che sono spaventato dalla mole di lavoro che fate e non ne capisco lo scopo.

C'è un uomo. Fa un lavoro e lo fa bene. Lo fa con un coraggio sovraumano. Paga un prezzo spaventoso per questo coraggio, basta vedere il numero della date che scende di tourneè in tourneè (o come stratacazzo si scrive) quando poteva benissimo rimanere a fare il cazzone con la Gialappa e i miliardi.
Sceglie il metodo più duro e puro, il più rischioso, quello che in Italia non sceglie nessuno. Lo stand up "freddo", quello in cui vai su con il tuo nome e cognome, quello in cui ti permetti di essere chi sei davvero col rischio di risultare antipatico (e in fin dei conti sembra stare antipatico a molti fra voi... e confesso candidamente che sta antipatico a me! E neanche poco...) e vi/ci dice delle cose. Cose che nessun altro ci avrebbe detto. Cose che non avremmo mai scoperto. E invece di ascoltarle, gli fate le pulci.

Anche io credo che Giulietta sia lui (Per altro, il fatto che "piccolo borghese" sia un termine sputtanato, non vuol dire che non abbia un suo significato preciso e che calzi a pennello... E "cosa fate? vi sparate?" è ormai italiano corrente e corretto, perchè niente e nessuno al mondo possono costringere qualcuno a scrivere "cosa fareste? vi sparereste?", a meno che non sia alla ricerca del nuovo arcivescovo di Costantinopoli che si disarcivescocostantinpolizza o come stratacazzo si scrive...), ma lo comprendo. E ha ragione lui.

Sale sul palco, per due ore vi dà il sangue, vi dà il meglio, vi dà quello che si sente di darvi. Ci sono battute di altri? Vero. Molte? Verissimo. Ma le migliora. O comunque cerca di farlo. O forse non cerca di farlo, ma quando sale su quel palco con il suo nome e la sua fama, il suo passato e le sue fatiche, cazzo, mette la sua vita sul filo. Per due ore cerca di aprire gli occhi a chi ha davanti. E questo ha un prezzo e lui lo paga. Lui, non io, non voi.

Se per farlo ha bisogno di usare battute di altri, perchè le migliora, perchè gli piacciono, perchè non pensa di poter sviluppare sull'argomento materiale migliore, perchè ha finito la canna, qualunque sia il motivo, davvero, fa bene.

Da autore, capisco perfettamente il discorso sulla battuta di George Carlin. Sei lì, stai scrivendo quel pezzo e hai bisogno di quel mattone, hai bisogno di una battuta fortissima, ma assolutamente scema, assolutamente inutile, preziosa nella sua primordialità. E non ti viene. Ma ti serve, perchè dopo ne hai un'altra, amarissima, profonda, talmente disarmante che non ti fa ridere. Io l'ho sentito dal vivo quel pezzo e mi ricordo bene. Quando è arrivata la chiusa sul fatto che non ci sarebbe rimasto altro, non ho riso.
Perchè questo è l'umorismo, a questo serve. Inizia a solleticare le tue sinapsi, ti rende di nuovo innocente con la purezza catartica del riso, dell'innocenza, dell'apertura di cuore e mente. E quando sei pronto ti sbatte in faccia la verità. E la verità non ti fa ridere, perchè non ti sorprende. Era solo lì da vedere, ma nascosta dal tuo ego. Dal tuo sentirti "alto" e "colto" perchè sei a vedere Luttazzi, perchè capisci le battute, a volte ne prevedi qualcuna, perchè riconosci i pezzi di Bill Hicks. Eppure alla fine c'è qualcosa per cui ti rimane quella battuta. Comunque. Per quanto tu sia arrabbiato con Berlusconi. Per quanto tu sia raffinato. Mosche e scoreggie. George Carlin è il diavolo. O un angelo che ci svela che stupido giocattolo siamo. E DL te ne rende consapevole.

Anonymous said...

segue

Questo, fidatevi, vale quaranta battute di Bill Hicks sulla droga. Vale il prezzo del biglietto. E credo che valga per DL il fatto che qualche anno fa faceva i miliardi con una parrucca da donna e la guida tv e ora gira con due monovolume e si vede attaccato da chiunque per qualsiasi cosa. E francamente trovo ingeneroso che gli facciate la punta alle matite. Ma soprattutto lo trovo folle.

Questo lavoro di ricerca è costato certamente tanto tempo, tempo ben speso comunque perchè ha permesso a chi lo ha fatto di godersi roba strepitosa (che io per il 95% manco conosco e la maggior parte della gente che fa il mio lavoro ignora completamente, a parte i copioni quelli veri e sì, nell'ambiente tutti sanno chi copia, quando si va a casa di un collega tutti guardano la collezione dei DVD...), ma tempo speso con che scopo?

Non capisco.

DL non genera danno economico a nessuno, perchè nessun tribunale italiano lo condannerebbe. In Italia nessuno ha mai vinto una causa simile, nemmeno l'università americana che fece causa al gabibbo... Oltretutto quella roba qui rimarrebbe sconosciuta. E' sempre esistito fra i comici il concetto di "piazza", sia in Italia che in America. Se tu lavori su una piazza dove il tuo collega non può arrivare, la battuta è del primo che se la prende. Perchè? Perchè è un LAVORO e devi campare. In questo paese è un lavoro che paga bene solo se ti vesti da scemo e ripeti stupidi versacci sul palco di un programma televisivo o se hai l'agente giusto che ti impone dove non avresti nessun diritto di stare, da nessun punto di vista. Se invece ti mantiene il pubblico quello vero, quello che paga e che capisce (quelli come voi, per intenderci, non il pubblico televisivo) lo devi far ridere. E se esiste una battuta al mondo che sulla tua piazza non c'è o la prendi tu (che magari la tratti con rispetto, che come fa DL comunque fai i nomi di quelli che ti piacciono e segnali i loro lavori... perchè immagino che tre quarti di questi nomi li abbiate sentiti per la prima volta in vita vostra per voce o penna di DL... almeno per me è così) o la prende qualcun altro e magari la massacra.

Capisco che da "cultori" pensiate che i battutisti siano tutti eroi senza macchia e senza paura, ma sono uomini come voi. Con le loro debolezze, le loro insicurezze, anche le loro vanità. Se davvero DL è Giulietta, allora concentratevi sul pezzo della battuta di Carlin, perchè il senso del discorso è tutto lì.

Luttazzi non è uno che racconta barzellette o fa routine paleontologiche tipo le parole crociate. Luttazzi fa dei monologhi complessi, ricchi, coraggiosi, arguti e divertentissimi. E' teatro di narrazione della miglior specie, è Teatro con la T maiuscola, quello che è morto per definizione (e cazzo se il teatro è morto...), quello in cui un essere umano assume un ruolo quasi sciamanico, entra dentro di voi e riesce a parlare a qualcosa di speciale. Insomma, in ogni spettacolo di Luttazzi il tutto è molto, molto di più della somma delle parti. DL è l'opera di sè stesso (e non in senso dispregiativo come si diceva di Norman Mailer...), ogni singolo istante della sua vita, nel suo ruolo di recalcitrante ostracizzato, nella sua antipatia, nel suo rifiutare la falsa modestia, una delle più vili e striscianti insidie della nostra epoca.

Anonymous said...

segue 2

Se davvero pensate che uno spettacolo di DL sia semplicemente una sequela di battute più o meno azzeccate, se pensate di poter individuare a uno a uno i mattoni e concludere che comunque assieme non formino una cattedrale (avete letto Ferdydurke di Gombrowicz? Secondo me Woody Allen sì...), c'è qualcosa di profondamente preoccupante in voi.

Per prima cosa lo zelo da difensori del Graal. Non c'è nessuna purezza nei comici. I più grandi sono stati uomini profondamente sbagliati, uomini che (se ne esistessero) si potrebbero definire cattivi. Woody Allen sta con la figlia adottiva di sua moglie. Non benissimo, no? Jerry Lewis beh... cazzo, se ne ha fatte... Chaplin... Bruce, il Dio dei comici, davvero, ma un tossico. E un uomo difficile e con una spiccata tendenza all'autolesionismo. Hicks altro bell'elemento... Belushi... Domattina sono ancora qua a fare nomi. Posso dire per compensare che Gino Bramieri era un signore, ma vi ha mai fatto ridere?
Uno dei punti fondamentali per diventare adulti e uomini è uccidere i vostri idoli. Toglierli dal piedistallo. Comprenderli, amarli. Per quello che fanno, per come lo fanno, per il coraggio che dimostrano, per le persone confuse, arrabbiate e fragili che sono, ma che non si arrendono. E arrivano a fare cose straordinarie. A passare giornate a limare un gesto, una battuta. Anche una battuta di altri. Convivendo con il terrore che non arriverà. Che forse sarà troppo vicina a un'altra. Che forse la posizione del corpo nella pausa non è quella giusta. Angoscia pura. Paura. Fatica. E il dubbio perenne che chi cazzo te lo fa fare... Ecco, se DL è Giulietta credo che questo dubbio l'abbia sentito in quel momento: c'è gente che ama così tanto la comicità da farsi sbattimenti mostruosi (a proposito, spero che quello che ha sul suo sito i monologhi di Hicks e compagnia paghi i diritti, altrimenti non è molto coerente...) e invece di affrontare la battaglia e provarci (e sappiate che sono tempi difficilissimi non solo per come sta la nostra Tv, che il fatto che tanta gente regali roba comunque carina come Spinoza per noi è un bel problema, perchè non è che c'è tanta gente in giro che riconosca la differenza fra cento battute buone e due battute davvero ottime, soprattutto se sono scritte su un monitor e non sparate da un palco) perdono giornate a fare le pulci a lui.
Boh... Posso essere perplesso?
Cosa sono le battute? Arte? No, francamente non credo. Il Teatro è arte. Hicks è arte. Carlin. Pryor. Luttazzi. Spinoza è l'evoluzione internet delle formiche di Gino e Michele. E francamente niente mi ha mai fatto girare i coglioni come le Formiche. Smontata e decontestualizzata la battuta non è più nulla, diventa solo una grottesca coccarda da appuntare sul bavero della propria arguzia, da mostrare come un bon mot da salotto del settecento francese, non ha un contenuto se non "ehi, sono davvero un tipetto tutto pepe".

Per questo Luttazzi nella sua palestra detta regole precise, categorie, tempi. Perchè così, per quanto a più mani, il testo ha una forma precisa, argomenti precisi (l'attualità), uniformità. Un testo a più mani, ma un testo.
Come testi rimangono comunque quelli di Luttazzi. Una pentatonica è una pentatonica, il cremisi è il cremisi, un triangolo è un triangolo, un mattone è un mattone. Una battuta è una battuta. Se sei uno che sale sul palco per fare dieci battute e ne rubi cinque sei un ladro. Se sei uno che sale sul palco come Luttazzi a prendersi tutti i rischi del mondo, le denunce del mondo, i vaffanculo e le risatine alle spalle del mondo, a fare due ore di sangue e sudore per risvegliare qualcosa nei suoi spettatori, per mantenere vivo lo spirito sano che permette al bambino di dire che il re è nudo e permette a noi di non impazzire e di non morire ogni giorno (e nel noi sono incluso io spettatore e voi) nello schifo della vita sociale, culturale, politica e morale di questo paese, puoi rubare tutte le cazzo di battute che vuoi. Almeno le mie. Bonolis invece no. E non credo di dovervi spiegare perchè.

Anonymous said...

segue 3

Siate generosi. Siate comprensivi. Siate liberi. Non avete bisogno di supereroi. Avete bisogno di amici. E per quanto nevrotico possa essere (non lo conosco e non presto attenzione alle chiacchiere), per quante battute possa aver citato o rubato, per quanto scostante possa apparire, in Daniele Luttazzi voi avete un amico. L'amico che vi ha prestato i cd di Emo Philips, l'amico che vi ha fatto notare qualcosa che era sotto i vostri occhi, l'amico che ha fatto spettacoli bellissimi e spettacoli meno bellissimi, ma un amico. Lucido, spietato, generoso, spigoloso, onesto. Onesto nel dire quello che pensa e pazienza se parte di quelle cose le ha già dette qualcun altro. Vuol dire che non è matto e non è solo e quindi non siamo soli neanche noi. Se davvero pensate che una battuta possa valere più dell'uomo che la dice, del modo in cui la dice, del contesto in cui la dice, del testo in cui la dice, del prezzo che paga per poterla dire, siete su un crinale davvero orrendo. Se ti devo spiegare qualcosa, devo non farlo perchè qualcun altro ha detto le stesse cose prima? Perchè Luttazzi fa teatro, non è Bonolis. E' catartico, catotico (o come stratacazzo...), necessario.

Lo trovate contraddittorio? Io no, ma anche se fosse, non è Batman. E' un essere umano e un comico. Di quelli bravi. Se pensate che si possa fare quel mestiere e poi tornare a casa, mettere a letto i figli e poi guardare Chiambretti siete fuori strada. Per fare i comici a quel livello serve soprattutto una cosa: sensibilità. Tanta. Dolorosa, fastidiosa, difficile da gestire. Vuol dire essere sempre infuriato, arrabbiato, malinconico, spesso triste. Ma devi stare in piedi. E per stare in piedi hai bisogno di farti forza in tanti modi, anche di vedere certe cose a modo tuo, in un modo che gli altri non comprendono. E credo che sia questo il caso. Non perderei un nanosecondo a cercare di capire quanto Luttazzi sia onesto nelle sue spiegazioni. C'è la luna e voi guardate il dito. Anzi, lo sporco sotto l'unghia del dito. Beh, probabilmente è merda, perchè Luttazzi ama pulirsi il culo con le mani, ma quella di fianco è la luna, per Dio.

Piantatela con sta roba, non perchè faccia male a lui (credo lo faccia, ma ha ricevuto un paperbilione di querele, non credo che stramazzerà per due post su un blog...), ma perchè fa male a voi. Parcellizzate testi di due ore l'uno per cosa? Perchè avete bisogno che Luttazzi sia uno jedi? Ma non vi basta quello che è? Volete fare i duri e puri, accomodatevi. Io lo sono (ma per pigrizia, mi basta quanto lavoro, non passerei mai il mio tempo libero a vedere ogni cazzo di monologo di chiunque...), ma c'è un problema: sono tanto meno bravo di Luttazzi. E non sono fra gli scarsi, fidatevi. Se mettendo assieme anche roba di altri, mettessi assieme due o tre fra i suoi spettacoli che mi hanno letteralmente riconciliato col creato, lo farei. E lo fareste anche voi. E' oratoria. E' retorica. E' teatro. E' Shakespeare. E' la razza umana o quel poco di buono che c'è in lei. E' come diceva Paolo Rossi nel meraviglioso finale del suo Romeo e Giulietta "quello spirito immortale che attraversa i secoli e che ci rende umani". Non è una gara a chi scrive più battute buone. Quella roba esiste già e si chiama "la sai l'ultima?".

E soprattutto: se anche la sera con gli amici riesco a trovare due o tre minuti di quella pasta, con quel ritmo, quella veemenza, due o tre battute buone sullo stesso argomento che escono con i tempi giusti, non c'entra una beata mazza con il farlo su un palco. E' come scoreggiare e suonare bene My Funny Valentine... C'è della tecnica, ma soprattutto tanto fegato lì dentro...

Anonymous said...

segue 4

Siate generosi, comprensivi, scrivete le vostre battute, i vostri monologhi, le vostre storie. Portateli in giro, regalateli agli amici, fate proselitismo delle cose che vi piacciono, aprite blog, fondate teatri di quartiere, diventate stand up comedians famosi nel mondo. Ricordatevi che la famosa battaglia fra l'intelligenza e il progresso e le forze oscure che vogliono fermare la storia non è fra positivisti (capitalisti) e totalitariti (comunisti e religioni assolute), ma è fra noi (persone dotate di sensibilità, intelligenza e di conseguenza senso dell'umorismo) e chi pensa che Ezio Greggio sia un comico.

In alto i cuori e amate i vostri simili. Non sono molti. Fra quelli Daniele Luttazzi occupa un posto molto speciale.
Ha lati sgradevoli (trovo sgradevole per esempio la storia di Wikiquote), ma non sono neanche lontanamente paragonabili a tutto quanto di bello e necessario fa.
Piuttosto ricordatevi che le battute non sono altro che mattoni per rappresentare plasticamente, con un discorso, un'idea, in senso strettamente platonico. Usate pure quelle degli altri (perchè di tante, tante, tante non si stabilirà mai la paternità...) ma usatele per qualcosa che non sia il sembrare il più figo. (beh, a meno che non ci siano in giro menne di straordinaria rilevanza storica...)
Non riducetele ad ammennicoli. Certo, a volte certe hanno dentro IL mondo (avete presente Montale rifatto da Patroni? ecco, quella roba lì...), ma a volte sono solo maledettamente buone.
Ma non esiste e non dovrebbe esistere niente che sia semplicemente "ridere". Non esiste guardare qualcosa che sia "mi faccio quattro risate". Chi guarda Zelig guarda prima di ogni altra cosa la narrazione di un gruppo di amici che ce l'ha fatta, si vuole tanto bene e vuole tanto bene al pubblico e tutto è tanto bello e spensierato e allegro. Chi guarda Colorado guarda il funerale vichingo della comicità o almeno così mi pare di aver capito, con la razza umana che cancella l'evoluzione e punta dritto a tornare battere, ma in un drakkar fumante.

Non esiste niente che sia solo "spettacolo", c'è sempre e comunque un discorso. Perchè quando non lo vedete è perchè ci siete dentro e ne siete parte (questo è ESATTAMENTE il caso di Avatar, che non è in alcun modo innocente evasione... Innocente evasione è pisciare sulla ruota della macchina di un altro, a 700 milioni di dollari di budget vuol dire fare ruote di piscio e convincere la gente a leccarle...).

Avete uno che vi tratta da adulti, che vi sfida, che usa il meglio. Piantatela di rompergli le palle e cercate di seguirne l'esempio. Anzi, no. E' veramente un lavoro di merda e ti logora i nervi, gli organi interni e la vita affettiva. Cercate di imitarne lo spirito. Siate i migliori in quello che fate, mettete il 110% di voi stessi anche nel mescolare lo zucchero nel tè come quello di Momenti di Gloria, a costo di spaiare il servizio buono di quella figa di legno di vostra sorella centrifugando tazze...
Divertitevi, amate, ridete, vivete. E ricordatevi che il torto maggiore che potete fare a un comico è prendere sul serio lui e non prendere sul serio ciò che dice. Che è esattamente quanto state facendo qua. Immagino e spero che ci sia un forum con pagine e pagine di riflessioni e commenti sull'ultimo (splendido, duro e deludente) libro di Luttazzi. Quelle servono, queste no. Queste vogliono solo attribuire patenti di santità a cui nessuno che fa questo mestiere aspira. Grazie a Dio, siamo peccatori.

(questa è mia? O l'ha detta qualcun altro? O è in fin dei conti la vecchia e classica "Dio perdona, è il suo mestiere" rivista, perchè come quella punta sul paradosso che se quel Dio esiste non siamo responsabili delle nostre azioni e quindi neanche del fatto di essere santi o peccatori? Ma soprattutto: chi se ne frega? Ho scritto milleduecento righe per dire tutt'altro e davvero state leggendo un'inutile digressione su una battuta? )

Anonymous said...

Perdona la lunghezza! Non credo di dover fermare qualche congiura o qualche campagna di odio. E' solo che penso davvero che qui dentro ci siano energie e teste molto speciali letteralmente buttate nel cesso.

Grazie per lo spazio, nel caso tu me lo conceda!

Anonymous said...

...secondo me sto anonimo è luttazzi! ah ah ah ah

Ntoskrnl said...

Prego, non censuro. A meno che non si tratti di un commento ripetitivo o semplicemente inutile. =)

Fai male a spaventarti per la mole di lavoro. Essendo una collaborazione, diluita nel tempo, magari può sembrare di più di quel che è. Personalmente, non ci ho perso più di cinque minuti ogni 3 giorni.

Fai anche male a pensare che le nostre energie si disperdano qua. Non posso parlare per tutti, ma, per quanto mi concerne, non sai chi io sia e cosa faccia. Secondo me ti sei fatto un'idea errata.

"perchè immagino che tre quarti di questi nomi li abbiate sentiti per la prima volta in vita vostra per voce o penna di DL"

Direi proprio di no. Quandomai Luttazzi ha fatto a teatro o nei suoi libri il nome di Emo Philips o di Schimmel?

Ho letto tutto di Gombrowicz e quindi anche Ferdydurke, ma non c'entra niente con tutto questo discorso. Woody Allen è Woody Allen perché la stragrande maggioranza del suo repertorio gli appartiene, comprese le battute geniali. Se Carlin avesse preso le sue migliori battute da altri, non sarebbe Carlin, per intenderci.

"L'amico che vi ha prestato i cd di Emo Philips"

Eh, appunto no, è il tizio che ha detto una battuta e non ha detto che non è sua. Io Emo Philips l'ho conosciuto guardando un late night americano. Il concetto verte proprio qua. Ovvero, la mancata segnalazione della paternità delle battute. Diciamo che a teatro sarebbe difficile, ma almeno nei libri è d'obbligo. E qua possiamo discutere di Musil, di Gombrowicz, di Kafka, di Broch o chi ti pare, ma su questo punto sono irremovibile.

Io comprendo che Luttazzi è un uomo, che prima colla parrucca da donna faceva più soldi, che il mercato è difficile, che è un lavoro duro e non voglio disconosere meriti sociali di Luttazzi. Tuttavia, alcuni punti:

1) Luttazzi gira con due monovolume? C'è gente altrettanto intelligente se non di più che guadagna molto meno. Luttazzi, comunque, guadagna molto di più della stragrande maggioranza delle persone, quindi è da ritenersi un privilegiato e non può stare al di là delle critiche solo perché guadagna meno di altri.
2) E non è al di là delle critiche nemmeno perché quest'Italia fa estremamente schifo e lui ha dei meriti (nessuno minimizza).
3) Capisco che Luttazzi sia un uomo con tutte le contraddizioni e i lati sgradevoli ecc, ma perché questo lo porrebbe al di là di una critica?
4) Non mi è mai piaciuta la reazione di Luttazzi riguardo l'intera faccenda. Sai l'unica reazione degna quale sarebbe stata? Scusarsi e pubblicare tutti i riferimenti alle copiate battute su internet. Non cominciare colla storia della caccia al tesoro e altre amenità come tacciare me di ignoranza e cose simili nelle email che fan gli mandavano riguardo a questo blog. Una cosa che non mi tocca minimamente, ma che ritengo così puerile che finora non l'ho nemmeno menzionata su questo blog, perché mi vergogno per lui. Senza contare la censura del video di sback su youtube (per violazione di copyright(?), facendo finta di non saperne niente quando sback glielo ha chiest, quando invece si è venuto a sapere che glielo avevano segnalato e lui aveva risposto...), le allusioni ai reati di diffamazione e violazione della privacy (che non sussistono per inciso). Tutte cose NON DEGNE di una persona che dal tuo commento appare di tutt'altro spessore.

Anonymous said...

Spero se mi perdonerai se ti rispondo con i bullet points (barbarie, purissima barbarie), ma vorrei cavarmela più velocemente di ieri sera :-)

La mole di lavoro è evidente. Che singolarmente non sia grande cosa lo posso immaginare, ma collettivamente rimane un lavoro notevole. Senza contare che nel momento in cui qualcuno inizia a controllare uno per uno gli spettacoli delle possibili fonti, per quanto il lavoro sia gradevole (cosa che per altro ho sempre rilevato) è un lavoro che ha uno scopo che mi spaventa: sputtanare qualcuno. Perchè parliamoci chiaro: nessun tribunale lo condannerà mai. Per quanto sia importante ristabilire la verità storica (ma le battute sono storia? o sono tecniche?), noi ci giocheremmo l'unico che in Italia fa stand up a certi livelli e l'unico che diffonde certo materiale che, non contiamoci balle, per il pubblico italiano rimarrebbe ostico: per la barriera della lingua e dei costumi, del ritmo, delle posizioni, della mimica (a proposito, peccato che nessuno noti il lavoro che Luttazzi per importare nel suo mondo le battute di Chris Rock... Difficile immaginare due comedian più lontani...).

Non penso che disperdiate le vostre energie qua. Penso che le energie (e lo sdegno) che disperdete qui, queste e solo queste, potrebbero essere utilizzate per scopi migliori. Come per esempio diffondere quel materiale in altro modo. Perchè non scrivere a Emo e chiedere se si può trovare un accordo per diffondere legalmente il suo materiale qui? Portarlo in scena, fare dei cd in italiano... Non è così infattibile come si può pensare. Richiede tempo e fatica, certamente più di quanto richieda partecipare a questo blog, ma non è impossibile...
Per il resto non mi sono fatto idee su nessuno: solo quello che ho letto e il fatto evidente che il livello culturale medio è molto alto. Il che, immagino tu lo sappia, non rappresenta esattamente la normalità in Italia...
Mi dispiace che tu creda che mi sono fatto un'idea delle persone, non mi permetterei mai. Mi sono solo chiesto cosa di buono possa venire da tutto questo. A parte punire DL, cosa su cui tornerò successivamente.

Vero, non ha mai fatto i nomi di Philips o di Schimmel, ma ne ha fatti altri. Ha fatto molto per la diffusione del mito di Bruce in Italia per esempio.

Gombrowicz: come per altri nomi che fai successivamente (e altri che non sono meno importanti, come Ionesco), come ben sai, continuiamo a rileggerli. Per quanto sia più grave il plagio di una sequenza (almeno legalmente), si riprendono strutture, ritmo e soprattutto tono. Che è comunque patrimonio di un autore. Sono anche d'accordo che non sia plagio, ci mancherebbe, ma tutti sono in misura minore o maggiore debitori di chi li ha preceduti.
Mi preme comunque sottolineare che non ho certamente preteso di giustificare Luttazzi sostenendo che Allen ha copiato da altri. La mia posizione era tutt'altra e non mi pare che nella tua risposta tu ne discuta.

Anonymous said...

Ho usato un plurale ("vi ha prestato") perchè non mi rivolgevo direttamente a te. Mi rivolgevo ad altri, me compreso. Io se guardo Emo Philips non rido. Odio il suo falsetto, detesto la sua maschera, non mi piace il tempo da scemo del villaggio. Oltretutto per quanto parli un inglese decente, tradurre mi distrae troppo. E leggere una battuta è metà del divertimento di vedertela recapitare da un palco da uno bravo. Ma forse è giusto che le battute di Emo rimangano patrimonio degli eletti che possono apprezzare l'originale... Siamo a questo? Quando dico "prestato il cd" intendo "fatto sentire le battute".

Tu su quel punto sei irremovibile? Padronissimo. Però fai un piacere, fatti vent'anni di palco e metti insieme la delivery di Luttazzi. Perchè di quelle battute un sacco di persone in questo paese hanno bisogno e se non c'è qualcuno che gliele porta in modo fruibile, non gli arriveranno mai.
Preferiresti un divulgatore tutto d'un pezzo? Anche io. Però questo c'è. E da autore e da essere umano, credo che il sapere debba circolare. Io ho materiale mio diffuso illegalmente, mai pensato di denunciare chicchèsia o di minacciare wikiquote, ma io sono io e decido per me.

Sul resto:

1) dimentichi un dettaglio: la quantità di querele e guai (e spese) che Luttazzi ha affrontato per altri motivi. E le umiliazioni pubbliche e private. E l'isolamento. Non so se riuscirei a scrivere battute con richieste danni per svariati milioni di euro. Forse tu sì.

2) non penso che nessuno sia al di là delle critiche. Penso che ci sia bisogno di un motivo per distruggere un uomo, cosa che voi valutate di fare (voi, non tu).
Penso inoltre che le Opere siano molto più importanti degli autori. E che le persone stiano su tutt'altro piano. Valuta tu cosa comporterebbe sui tre piani.

Vorrei chiarire una cosa: non credo ce la possiate fare. Non credo che Ricci dedicherà del tempo al suo programma a un'operazione che puzzerebbe di manganello e che gli costerebbe ascolti. Non penso che per altro al pubblico di Striscia freghi poi molto di Luttazzi. Mi preoccupa invece che abbiate un'intezione simile. Il fatto che quest'Italia faccia schifo, non lo giustifica. Semplicemente aumenta la sua utilità.

Anonymous said...

3)Perchè è un uomo. State criticando un uomo. Quando la questione dovrebbe essere il suo spettacolo. Sì, per chi conosce Hicks è una truffa. Per chi riesce ad apprezzare Emo. Per gli altri è un inganno, come un mago che usa il trucco di un altro. Verissimo. Ma se il trucco funziona e io mi emoziono e quell'emozione vale 40 euro, dov'è il danno? Diffondete gli originali, sul serio, come fa (e io sono perfettamente d'accordo) chi ha messo su quel sito. Lo state già facendo e certamente a Luttazzi costerà degli spettatori ed è giustissimo così. Anche tutti. Se il materiale che usa è già di altri (e sai cosa intendo) o ne trova di suo o sparisce. Però il materiale deve girare, questo dovrebbe essere il primo desiderio di ogni autore.

4) Eccoci al punto. Io non parlo di persone. Non conosco lui, non conosco te. E con me non vado oltre a una occasionale frequentazione per le feste comandate. Non mi interessano le persone. Non capisco perchè a voi interessi punire una persona, davvero. Parlo di opere. E nel 2010, DL, la sua carriera, le sue scelte, le sua cause, l'editto bulgaro, la censura, i suoi testi e i testi non suoi, sono un'opera.

Il video di sback, le risposte, tutto verissimo. Ma quella è una persona e francamente non avendo idea di cosa sia subire un editto dal tuo presidente del consiglio e spendere centinaia di migliaia di euro di avvocati in pochi anni, faccio fatica a giudicarla. E in ogni caso non mi compete: giudico il LuttazziOpera o anche l'opera di Luttazzi. Usa battute di altri? Verissimo. Gravissimo difetto di originalità, che francamente però non mi impedisce di apprezzarlo. Limiti miei, sia chiaro.

Ripeto: non sono preoccupato per lui, sono allarmato dal vostro zelo censorio. Che alla scena italiana non può portare niente di buono.

Anonymous said...

Ciao a tutti, sono la ragazza che qualche commento più su lamentava la caduta delle sue ovaie....
Sono veramente impressionata dal tempo e dalle energie che questo ultimo anonimo ha speso per difendere qualcun altro, addirittura qualcuno che dice di trovare antipatico.... mah????
Credo che comunque il punto sia un altro. Non credo che l'intenzione dei partecipanti a questo blog sia di punire/attaccare/distruggere il buon vecchio Luttazzi. Il punto è che tutti noi siamo (o eravamo) degli accaniti ammiratori. Lo amiamo, lo esaltiamo, diffondiamo, difendiamo da tutto e da tutti. Tu ci esorti ad amarlo, ad essere comprensivi e ad essere liberi da falsi idoli. Hai ragione. Peccato però che lui non faccia altrettanto con noi. L'unica cosa che sa dire in sua difesa è che noi siamo degli ignoranti e che non capiamo le sue ragioni??!!! cosa???? ma stiamo scherzando? La cosa che ci da più fastidio (parlo per me) è che lui si mette su un piedistallo e guarda tutti dall'alto, come se fosse l'unico ad avere una certa cultura, sensibilità, capacità, intelligenza.... e quello che stiamo cercando di dire è che non è così. Lui era convinto di poter scrivere qualsiasi cosa, tanto nessuno se ne sarebbe mai accorto.... GRAVE ERRORE!!!!! Avrebbe solo dovuto essere un pò più umile (qualità a lui estranea) .... perchè se uno si mette da solo su di un piedistallo trasparente (quello di Decameron per intenderci) e pretende da lassù di illuminarci, di insegnare tutto a tutti deve essere limpido.... perchè se hai il culo sporco quelli che sono giù lo vedono, e giustamente te lo fanno notare..... non credi?
nessuno mette in discussione la sua cultura, la sua genialità, la sua superiorità o altro..... Ma proprio le persone che più lo amano (come noi) pretendono un pò di rispetto!
Io la vedo così.... e non immagini quanto mi faccia male tutto questo... perchè veramente lo amo più di ogni altra cosa al mondo....
Tutti noi apprezziamo quello che fa, come lo fa, e la sua capacità di distinguersi dagli altri... La sua forza nel combattere chi lo vorrebbe fuori da ogni gioco, il suo non mollare mai....
Io personalmento continuerò a seguirlo, ma in un modo diverso, molto più ridimensionato... Con la consapevolezza che è un uomo come tutti gli altri, con i suoi pregi ma anche con i suoi innumerevoli difetti (chi non li ha?)... con un profilo più basso di quello che lui stesso asserisce di avere.

A.

P.S.
Non è l'unico ad essere sempre infuriato, malinconico, triste .... solo che tanti altri non godono dei privilegi che ha lui grazie al lavoro che fa... la maggior parte di noi deve fare i conti con il sistema, con la vita quotidiana, con il rischio di finire in mezzo a una strada se alzi troppo la testa... ogni tanto dovrebbe fermarsi a pensare anche a questo, il nostro piccolo genietto.... Uno non può decidere di fare il paladino della giustizia e poi lamentarsi della fatica che fa o dei soldi che spende per le cause legali... è una cosa da fighetti!!!!

Ntoskrnl said...

Il tuo ultimo intervento è in parte molto bello. Mi dispiace un po' che tu pensi che l'obiettivo di questa sparuta collettività sia di arrivare a "striscia la notizia" o cose simili per rovinare Luttazzi. Io sono tra quelli che valuta estremamente importante il mezzo, anche più del fine. Intanto, il mio fine non è di rovinare Luttazzi. Mi sono sentito seccato a livello personale anni fa quando ho aperto il blog, non solo per il fatto in sé, ma anche per altre vicende come l'email che avevo mandato a Luttazzi nel 2006:
http://ntvox.blogspot.com/2009/11/il-famoso-scambio-di-email.html
Quindi, è chiaro che il tono del blog nasca da un impeto poco equilibrato, ma l'impeto è solo stato acceso da un tipo di atteggiamento di Luttazzi di fronte alla questione.
Ritornando al mezzo, io non ho mai spammato in giro questo blog. Se non l'ho fatto su internet figurarsi se è mia intenzione passarlo ai media o cose simili. Non voglio rovinare nessuno, né voglio farmi pubblicità (per carità, quello sì sarebbe pietoso). L'intenzione del blog era solo di ristabilire la paternità di alcune battute. Quindi, mi dispiace che tu legga questo tra le mie (nostre?) intenzioni. E' anche offensivo a livello intellettuale =)

Riguardo al prendere le battute, l'accessibilità, l'ispirarsi ai predecessori ecc. Si può tutto condividere, ma ciò non toglie che la lista dei comici citati dovrebbe essere in appendice ad ogni libro (magari anche con note). Questo punto non contraddice ciò che hai detto ed è semplicemente giusto.

Il materiale deve girare, è vero. Io credo che molte persone che hanno visto quest blog abbiano scoperto comici. Ancora di più stanno facendo le persone di comedysubs che traducono interi spettacoli. La comicità non è il mio settore, indi i miei contributi sono in altri campi. Se potessi dare un'impronta meno punitiva e più di condivisione a questo blog lo farei volentieri. Anzi, sarebbe bello usare l'energia intellettuale qui catalizzata altrove, ma al momento non saprei dove.

Infine, mi allaccio a quello che ha detto l'anonima A. Io sono più seccato a livello personale, ma è bene che la gente continui a seguire Luttazzi, ponendolo nella sua giusta dimensione. Non per forza negativa, ma globale, tenendo conto dei vari fattori. E tale valutazione può avvenire solo se si conoscono tutti i fattori. Se pensassi che Luttazzi ha scritto metà repertorio di Hicks, la mia valutazione non sarebbe cosciente.

Anonymous said...

Ti ringrazio per la risposta e ringrazio anche A per l'intervento (e la rassicuro, la cosa non mi è costata molto tempo, non facendo altro che scrivere tutto il santo giorno sono piuttosto rapido e soprattutto non mi capita spesso di poter affrontare discussioni così "alte" su un argomento a me tanto caro).

Intanto una doverosa premessa: io questa cosa, senza ovviamente conoscerne le dimensioni la so da un po'. Il mio compagno di banco del liceo è un italiano all'estero e una volta in cui lo sono andato a trovare mi ha detto: "ma lo sai che Luttazzi copia da questo tizio?" Il tizio era Izzard e il mio inglese ovviamente non vale il suo. L'ho registrata come una notizia, ma non gli ho dato molto peso. Perchè per me Izzard rimane troppo complicato e odio passare il tempo a leggere i sottotitoli. Al di là del fatto che ti perdi qualcosa, ti senti anche uno sfigato...

Questo per dire che ho immediatamente pensato e sentito quello che penso oggi sulla cosa, anche se ovviamente non posso rimanere impressionato dalle dimensioni della cosa.

Spero davvero che nel prossimo libro o in generale in pubblico (e anche in privato) Luttazzi cambi atteggiamento e mette la lista, se non battuta per battuta, almeno la lista delle opere, anche spacciandola per una lista di consigli. Sarebbe già qualcosa.

Dubito che lo farà, visto come si è comportato con voi, ma sarebbe bello. Se non accadesse... I'll try to improve my english! O forse no, perchè sono vecchio e pigro.

Capisco che vi sentiate presi in giro e delusi, ma penso sempre che alla fine il poveretto sia comunque quello che prende in giro.

Riguardo a Striscia, etc: è qualcosa che ho letto in un commento; in queste situazioni mi rivolgo sempre all'intera comunità, confidando nella speranza che le persone vogliano contare sulla mia buona fede e la mia lucidità nel capire se mi rivolgo a loro in particolare.

Grazie a tutti della disponibilità.

Ntoskrnl said...

Grazie anche a te per l'intervento costruttivo.

Sback said...

Volevo solo aggiungere che, per come la vedo io, Luttazzi non sbaglia a reciclare materiale estero. ANZI! Farei di tutto per spingerlo a adattarne il più possibile per il pubblico italiano! Infatti mi spiace che in Italia ci si debba perdere certi capolavori di comicità/satira per la barriera linguistica!
La cosa che sbaglia è a non indicare che quel materiale NON E' SUO!!!
Se fosse un po' più onesto col suo pubblico, se dicesse: "questo è il mio spetacolo, spero vi piaccia, ho preparato per voi una decina di battute di autori stranieri. Buon divertimento!" sarebbe davvero il mio idolo!!! Forse lo apprezzerei molto di più di quanto l'abbia mai apprezzato!
Perchè non lo fa? è troppo pieno di se? Vuole tenere nascosta la cosa per continuare a ciucciare dalla mammella di Chris Rock? oppure più semplicemente senza quelle 200-300 (per ora) battute fenomenali che ha reciclato non sarebbe un così divertente comico?
Chissà!...ai posteri
Ciao NT!

Cool guys don't look at explosions said...

Woody Allen in Anything Else:
"Whenever you write,
strive for originality,
but if you have to steal,
steal from the best."

Ad ogni modo Denis Leary mai si è sognato di dire "questa battuta è presa da..." quando scopiazzava (di brutto) dall'amico Hicks.
E Leary rimane un fico.

Mai nessun comico americano quando ha copiato (e sono davvero tanti e lo fanno tutti) un altro comico ha mai ammesso (implicitamente o meno) la cosa, MAI.
Luttazzi se non avesse fatto lo gnorri o detto cazzate nelle risposte(la storia degli autori di Seinfeld che copierebbero da lui mi ha fatto cadere le braccia...) per me non avrebbe sbagliato in nulla, anche perchè non "faceva torto" a nessuno ( comici strafamosi negli US e che in Italia non hanno pubblico, se non recentmente e di nicchia grazie alla banda larga, e si anche a Luttazzi stesso).
Quando faccio il bullo al baretto ricordando agli amici che "baciare è appoggiare le labbra contro la parte piacevolo del tubo digerente" non mi sogno di dire che è di Luttazzi (o di chi prima di lui :/ ) e la userei se fossi uno stand-up. LO FANNO DA SEMPRE.

Sback said...

Denis Leary NON E' MAI DIVERTENTE! :D
Io l'ho scoperto tramite youtube tempo fa, persino li è pieno di detrattori che lo insultano! ;)
Lui copia Hicks, la gente lo sa e per questo lo insulta. Tutto questo per dire che credo l'esempio non sia calzante.

Ntoskrnl said...

Sì appunto, Denis Leary è sputtanatissimo.

Da wikipedia:

For many years, Hicks was friends with fellow comedian Denis Leary. However, in 1993, Hicks was angered upon hearing Leary's album No Cure for Cancer.[21] While he had laughed off similarities between the two comedians before, the parallels between the album and Hicks' material (including jokes about smoking, Jim Fixx, and Judas Priest) and tone were clear. Reportedly, upon hearing the album, "Bill was furious. All these years, aside from the occasional jibe, he had pretty much shrugged off Leary's lifting. Comedians borrowed, stole stuff, and even bought bits from one another. Milton Berle and Robin Williams were famous for it. This was different. Leary had, practically line for line, taken huge chunks of Bill's act and recorded it."[22]

The friendship ended abruptly as a result.[23] At least three stand-up comedians have gone on the record stating they believe Leary stole Hicks' material as well as his persona and attitude.[24][25][26] In an interview, when Hicks was asked why he had quit smoking, he answered, "I just wanted to see if Denis would, too."[27] In another interview, Hicks famously told an interviewer: "I have a scoop for you. I stole his [Leary's] act. I camouflaged it with punchlines, and to really throw people off, I did it before he did."

Ricordavo in particolare la battuta di Hicks contro Leary. Non che sia importante tutto ciò. Ma i plagiatori spesso son visti male. Basti pensare a quello stand-up comedian messicano che in un episodio di South Park (fishsticks) viene legato a una sedia e ucciso a mazzate da Kanye West dopo aver confessato di essere un lurido plagiatore e di farlo perché ha un cazzo piccolissimo. Gli autori di South Park hanno voluto punirlo simbolicamente per i plagi.

Se fosse così normale, vorrei che qualcuno mi citasse 50 battute di Hicks, Carlin o Schimmel prese da un altro stand-up comedian. O anche solo 10. Sarebbe già tanto trovarne 2, secondo me.

Anonymous said...

Il furbino ridicolizzato su South Park si chiama Carlos Mencia (nome d'arte). Non ho trovato siti che ne elenchino i furti; l'idea che mi sono fatto è che di jokes ne abbia scippate più o meno una decina. Cosa che è bastata, nel circuito, a renderlo il plagiatore per antonomasia.

Godetevi questo filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=5gVYfDCgYxk

Mencia viene smascherato sul palco da un collega, Joe Rogan.
Interessante come Rogan, con la forza delle argomentazioni, finisca col conquistare la maggior parte del pubblico. Mencia è un ladro di battute. Una spettatrice tenta di difenderlo col refrain luttazziano: "Le ha migliorate!"

Voce quantomeno isolata, che nessuno in sala raccoglie.

Gian Marco said...

Qualche tempo fa ho letto tutti i post di questo spazio e i commenti relativi. Che dire, mi hai convinto da subito. Quello che prima ritenevo un idolo assoluto ne è uscito ridimensionato di più di qualche rango. Ho un'obiezione da porre però e per introdurla faccio un esempio. Qualche giorno fa mi dilettavo a guardare qualche video di Benigni old style nelle vecchie apparizioni tv. Trovo questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=aphj3U_qiZM
Tipo a metà video, Benigni accenna ai missili da guerra come ad una maniera per comunicare al nemico "io ce l'ho più grosso del tuo". Luttazzi in "Bollito misto con mostarda" (se non ricordo male) utilizza quest'idea inquadrandola nello scenario delle guerre di religione chiudendo con la battuta che voi riportate di George Carlin "My god has a bigger dick than your god!". Ora, la mia obiezione è questa: si può parlare di una variatio in questo caso considerato che Luttazzi ha "copiato" l'idea a Benigni e la battuta a Carlin? Secondo me si e spiego brevemente il perché. Poiché lui colloca la battuta in un contesto diverso, ovvero le guerre di religione, la risata conseguente alla battuta di Carlin e all'idea di Benigni ne risulta moltiplicata di questi due fattori + contesto. Oltretutto c'è il merito di inserirla nel discorso generale di un monologo.
Ho utilizzato questo esempio solo per dire che mi trovo pienamente d'accordo con Luttazzi quando dice che molte delle battute che riutilizza le migliora. Allo stesso modo, voi avete ragione a dire che la fatica di modificare una battuta non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di produrre l'idea per una battuta.
Vi rimprovero il fatto di inserire nel repository troppe battute in cui la variatio c'è eccome: come nella battuta di Carlin sull'ape ad esempio (che nella versione di Carlin non mi fece ridere mentre in quella di Luttazzi si, perché inserita nel giusto contesto).
Dopodiché ci sono interi "jokes" che copia da cima a fondo senza apportare variazione alcuna e lì diventa veramente criptica e subdola la faccenda. La mia opinione, che non conta nulla ovviamente, è che dovreste cercare di distinguere le battute alle quali Luttazzi apporta veramente le variazioni che millanta(per quanto non sia un compito facile) e quelle che meramente traduce in italiano.
Io stesso a un mese dalla scoperta (grazie a voi!:)) non so che pensarne. Chiudo come ho aperto questo mio intervento: Luttazzi da questa faccenda ne esce con diversi "punti gradimento" in meno.

Ntoskrnl said...

Ti ringrazio, ma parti da una premessa errata. Il pezzo dei missili di Luttazzi non è preso da Benigni, ma sempre da Carlin:

I look at war a little bit differently. To me, war is a lot of prick-waving! OK? Simple thing. That's all it is. War is a whole lot of men standing out on a field, waving their pricks at one another. Men are insecure about the size of their dicks, and so they have to kill one another over the idea. That's what all that asshole jock bullshit is all about. That's what all that adolescent, macho male posturing, and strutting in bars and locker rooms is all about. It's called "dick fear!" Men are terrified that their pricks are inadequate and so they have to compete with one another, to feel better about themselves, and since war is the ultimate competition, basically, men are killing each other in order to improve their self-esteem! You don't have to be a historian or a political scientist to see the bigger-dick foreign policy theory at work. It sounds like this: "What, they have bigger dicks? Bomb them!" And of course, the bombs and the rockets and the bullets are all shaped like dicks. It's a subconscious need to project the penis into other people's affairs. It's called "fucking with people!"

Il pezzo in verità continua, ma è chiaro da dove Luttazzi abbia preso la sua versione.
E' strano che questa battuta non sia nella lista, probabilmente me la sono dimenticata o forse non la misi perché non mi ricordavo quanto avesse preso Luttazzi da essa.

Saltiamo il lato premessa, che è infondato, e passiamo al succo del discorso. Se anche Luttazzi avesse trasformato una battuta il fatto che non ne citi l'origine (nemmeno in appendice ai libri) è il problema. Nel repository ci sono solo battute di cui è stato preso tutto il potenziale comico. Battute solo d'ispirazione non vi sono contenute.

Anonymous said...

Ciao,
Ho letto con molta attenzione il materiale e i commenti. Vorrei esprimere il mio parere su alcune grandi questioni, con lo scopo di fare un po' di chiarezza laddove mi pare ce ne sia davvero poca.

1. Ispirarsi a un comico non vuol dire scrivere le battute con la carta carbone. Ispirarsi a un comico vuol dire raccogliere e indossare la sua "maschera" comica, la sua "prospettiva" comica. Es. a un certo punto della sua carriera Beppe Grillo ha palesemente preso la maschera comica di Carlin, la sua prospettiva comica, il modo di guardare il mondo. E questo è ok (sebbene Grillo rubasse battute ai comici nostrani, ma questo è un'altra storia). Woody Allen può aver letto chi cavolo vi pare, Freud, le storielle ebraiche, il tipo con tante consonanti di cui sopra.. ma le battute sono sue! Può, anzi, deve avere per forza assimilato i meccanismi dell'umorismo ebraico (v. "Così giovane e già ebreo" a cura di Moni Ovadia) Ma, e qui sta il talento, il vero genio comico, ha saputo replicarli, ha utilizzato quei meccanismi ( non le battute) impiegandoli per esprimere il proprio personaggio e per raccontare come quel personaggio vedeva il mondo, il suo mondo. Stessi meccanismi, un nuovo mondo, nuove battute.

2.
Il mondo, il linguaggio e gli altri canoni che vengono distorti, o i cui paradossi vengono evidenziati, per produrre comicità sono di tutti, le battute sono di chi le scrive. Questo segna il limite del plagio:
Se dalla battuta di Bill Hicks " Ho bisogno di dormire 8 ore al giorno. E 10 di notte" (Rentless) Io scrivo "Ho bisogno di dormire 10 ore al giorno. E 12 di notte " Questo è plagio. Se invece scrivo " Fumo solo 2 sigarette al giorno. Il problema sono i due pacchetti la notte" Questo è sfruttare un paradosso linguistico che esiste ed è sempre esistito (il doppio significato della parola giorno) per produrre una nuova battuta. Ma questo è un caso limite, un passo più in là siamo già nel plagio. E non tutte le battute possono figliare es., Sempre di Hicks, quella del consumare due accendini al giorno. (provateci)

3.
Le migliori battute scritte e recitate da Luttazzi sono di altri. E questo è un fatto. E il punto più alto dell'arte comica\satirica\chiamatelacomecazzovipare si raggiunge creando una grande battuta o un grande sketch. Scrivere una grande battuta è come scoparsi la Bellucci. Riproporla come fa Luttazzi è masturbarsi sulla sua tomba (metafora un po' forte, correggo in: piangere sulla sua tomba. Piangere dal cazzo, ovviamente).
Se io in uno spettacolo di medio livello (o in un libro) metto dieci battute fenomenali (di altri in questo caso), stendo un tappeto di prestigio comico che produrrà risate più forti anche in passaggi che non ne meriterebbero affatto. E questo luttazzi lo sa benissimo. Eccome se lo sa!
Ti fa credere di scoparsi la Bellucci, mentre in realtà è solo un segaiolo come tanti (sempre con rispetto parlando).
Che un divulgatore venga riconosciuto e retribuito come divulgatore! Ad es. Benigni è un comico a prescindere dal testo, ha un energia, una forza sul palco che farebbe ridere anche leggendo le battute di Luttazzi, perchè ha un personaggio fortissimo. Luttazzi ha la maschera della morte, e senza le alzate d'ingegno regalategli dagli americani la sua storia sarebbe stata completamente diversa.

4.
Se Carlin o Hicks avessero visto Luttazzi recitare le loro battute, lo avrebbero pestato a morte, stuprato e poi sarebbero andati a pisciargli nella bara prima che lo seppellissero. Perchè gli AUTORI comici sono fatti così. Non sono Clown. I Clown si amano, gli autori comici no.

5.
In ultimo, il piccolo particolare della regolamentazione sul diritto d'autore: Stesso testo + nessuna citazione della fonte = plagio.


Case fucking closed

Francesco Vespa

Gian Marco said...

Permettimi di dissentire. Ho letto tutto il repository e molte delle battute che vi sono contenute Luttazzi le cambia di significato, a mio modestissimo parere. Poi ce ne sono tantissime, oserei dire sproporzionatamente troppe, che sono semplicemente RUBATE. Non voglio assolutamente fare l'avvocato del diavolo, però questo dei missili è un esempio che calza a pennello. Non so in che spettacolo Carlin fece quella battuta, ma quella di Benigni è degli anni 80. Il succo del mio discorso è questo: intendo mettere in luce che i temi della satira sono da generazioni sempre gli stessi, perciò non si può dire con certezza che Luttazzi abbia "rubato" questo o quel tema da questo o quel comico. Ad ogni modo basterebbe metà del repository (considerando che non si può sapere quante altre battute abbia rubato qua e là) per additare Luttazzi come un mezzo comico (in più, professionalmente poco onesto). Comunque...continuate così! In linea di massima state facendo un ottimo lavoro!

Ntoskrnl said...

Grazie Gian Marco.

Ineccepibile il commento di Francesco Vespa.

Anonymous said...

Ciao, ieri nella trance post coitum ( ero con la Bellucci) ho dimenticato di farti i complimenti per il blog: complimenti per il blog!
Prima che Monica riprenda i sensi però, vorrei approfondire un punto essenziale che ieri ho trattato in maniera approssimativa, complice la stanchezza e le mani appiccicaticce.
Quando dico che Luttazzi porta la maschera della morte, intendo dire che si pone nel punto più vertiginoso rispetto al pubblico, ai vizi e alle persone che prende di mira. Non c'è empatia con il clown, nè con l'uomo, perchè non solo il clown* è senza trucco, ma l'uomo che c'è sotto è stato completamente scarnificato. Rimane uno scheletro con un cervello (di dubbie dimensioni, a questo punto). E tu spettatore vai a un suo spettacolo per ammirare quel cervello, dici "voglio proprio sentire cosa diavolo ha PENSATO!". E' questo il punto, Luttazzi (la sua maschera) ha BISOGNO di apparire molto più intelligente di chiunque in sala, altrimenti precipita, cade dal suo piedistallo e diventa semplicemente un coglione qualsiasi con un vestito di Halloween. E qui viene il succo della questione, Luttazzi ha scelto il massimo, un ruolo e una prospettiva che lavorando onestamente forse riuscirebbe a sostenere con le sue sole forze a un ritmo di uno spettacolo ogni 7-8 anni. E invece è lì ogni due, e ogni volta per riprendere il suo posto ha bisogno di arrampicarsi sulle spalle dei giganti, alle spalle dei giganti, e nella scalata si sostiene mettendoglielo bene nel culo, a loro e al pubblico, uno ad uno, senza nemmeno avere la cortesia di menarglielo davanti prima ( cit. Full Metal Jacket. Vedete? Non è difficile!).
Tutti i comici prendono qua e là (spesso da barzellette-il che è perfettamente legale- come luttazzi stesso fa, v. battuta su Fini e il checchino del campo di concentramento). Il problema è che il 90% dei comici italiani sono Zanni ( o se volete Augusti), si pongono al di sotto del pubblico, il pubblico ride di un personaggio inferiore, che ha mimica ed energia, un po' di furbizia
, ma è un ingenuo. La gente che andava a vedere Benigni, andava per vederlo sul palco, non per sentire ciò che la sua mente acuta aveva pensato. Energia e ingenuità sempre confermata, che richiede grande studio sul clown, grande mimica ed energia certo, ma una volta acquisita ce l'hai. Questa è la moneta di scambio nello scegliere una maschera inferiore: è facile riconfermarla. Benigni potrebbe dire una battuta che tutto il pubblico conosce e ciò nonostante farlo ridere a crepapelle. Luttazzi invece deve stupirti a livello cerebrale, altrimenti diventa un algido acidello che se ne sta fermo in mezzo al palco con un leggio davanti e un altro nel culo.
Per questo, oltre all'evidente furto non dichiarato, è così grave che luttazzi infarcisca i suoi spettacoli di genialate altrui. Se qualcuno facesse una ricerca simile sui pezzi di benigni (post '90 quando ha incontrato Cerami e ha costruito la sua attuale maschera) e trovasse una simile quantità di materiale rubato, ben pochi si scandalizzerebbero come stiamo facendo su questo blog. Perchè è Benigni, un giocherellone, un ingenuo senza pretese che predica "amore". E' uno spettacolo da vedere (a me non fa impazzire, ma ne riconosco la forza), non viene certo a spiegarti la lezione.
Da questo blog viene fuori il vero Luttazzi: ovvero, un bluff. Giocato a carte scoperte per giunta!

Ed è molto divertente e paradossale a questo punto poter domandare... Luttazzi, da dove vengono le battute con cui ha iniziato?
E come giustifica la caccia al tesoro che sa tanto di condono?


Più in alto sali, più ti fai male quando cadi..Ops, si sta svegliando Monica, torno al lavoro!

Ciao,

Francesco Vespa

* v. maschera

Ntoskrnl said...

Grazie. Mi sono goduto il tuo commento. Da tempo aspettavo un'analisi così precisa che d'altronde io stesso non posso fare, perché non sarebbe in linea con il mio ruolo di divulgatore. Non che la mia opinione non sia conosciuta, ma non ho mai voluto renderla una questione troppo personale. La tua formulazione è molto precisa e inquadra perfettamente il problema. Luttazzi si pone al di sopra del pubblico, Benigni no. Luttazzi è ammirato per il cervello, Benigni per l'energia e il temperamento comico. Questo è ancora più vero nel caso di Grillo in cui la battuta a volte è inesistente, quello che fa ridere è il tono. Ma nessuno d'essi viene ammirato per il cervello (con tutto che né Benigni, né Grillo siano degli stupidi). Ma tra una persona intelligente e il genio, be', ce ne passa. O meglio, dipende se intendiamo il genio come una somma di fattori, abusando della parola. In tal caso anche Benigni è un genio nel complesso. Ma se limitiamo la parola genio ad un significato più corretto, allora effettivamente solo Luttazzi tra i comici italiani si propone come tale. Egli difetta delle qualità comiche fisiologiche degli altri due, ma può permetterselo perché ha puntato tutte le sue fiches su altro. Se gli togli le battute, come hai ben formulato, lo scarnifichi nella sua essenza.
Inoltre, dal punto di vista umano sarebbe interessante notare la razionalizzazione da parte sua. Da quando hai postato la prima volta a quest'ultimo post, sono giunte altre 4 segnalazioni di battute plagiate, una di queste mooolto estesa di Izzard. Questo per dire che non possiamo sapere quanto crescerà in definitiva il repository, ma già adesso è di dimensioni sufficientemente notevoli, secondo me, per chiedersi come faccia una persona a basare la sua essenza su una menzogna.
Ci vuole una gran capacità di mentire a se stessi. Una cosa che pare abbastanza diffusa in questo paese.

Paolo Burini said...

Davvero molto belli i commenti di Francesco Vespa. E molto belle anche le sue battute presenti sui libri de 'Le Cicale' (sempre che non sia un omonimo, ma non credo!).

Anonymous said...

Molte grazie Paolo, sì sono io. Però in rete un omonimo c'è, un tipo di Roma che scrive poesie sulla mamma.
Complimenti anche a te!

ciao,

F.V.

Anonymous said...

Ma quale più grande bluff della storia?! Il più grande bluff della storia sono quelli che si definiscono “autori” e invece si mettono solamente a fare i saputelli con Luttazzi, senza nemmeno identificare dove e come agisca chirurgicamente per migliorare le battute di Hicks, Carlin, Schimmel che cita.
Poi, cari i miei nuovi autori, ho letto in un commento una riflessione sulla battuta di Relentless "Ho bisogno di dormire 8 ore al giorno. E 10 di notte". Be', c'è chi ha scritto in un libro del 2007 questa battuta: “Io ho bisogno di dormire almeno 13 ore al giorno. Più la notte.” Non è forse la stessa battuta di Hicks? Indovinate chi l'ha scritta! Paolo Burini.
Ricordate questa: “La scienza medica a volte fa miracoli. Un ragazzo era in coma da tre mesi. Gli hanno fatto ascoltare un lp di Luca Carboni. E il coma si è approfondito” ? Leggete qua: http://burinipaolo.blog.kataweb.it/paolo_burini/2008/08/11/medicina-alternativa/


E ancora: “C'era Eleonora Ceredi, una veterofemminista, una marsupiale, con la sigaretta sempre accesa fra le labbra. Le grandi labbra”. ( in Adenoidi )
Paolo Burini, Conversazioni Etiliche: “So leggere le labbra. Le piccole labbra.”

E quest'altra:
“BURROUGHS:-Quanti anni hai, figliolo?
IO:-Diciannove.
BURROUGHS:-Solo?! Io alla tua età ne avevo già ventitré!
IO:-Questa battuta è così vecchia che risale al cinema muto.”
Non è forse usare una battuta come pretesto per la vera battuta? Non è la stessa cosa che fa Luttazzi con la mosca di George Carlin? E soprattutto, di chi è quella battuta? Di Wright, mia, di Burini, di Luttazzi? Come diceva Troisi, una battuta è come una poesia, non è di chi la scrive, è di chi gli serve.
Invece di perder tempo a segnalare plagi che non ci sono, perché non vi mettete seriamente a indagare il minuzioso lavoro che Luttazzi fa su ogni singola battuta? Non vedo il punto di diffamare Luttazzi quando i suoi accusatori si comportano nel suo stesso identico modo. Così si diventa soltanto ridicoli.

Flywheel

Francesco Vespa said...

x Flywheel,

E aridaje co' sta chirurgia!

Ricominciamo allora, punto per punto.

1. "Il più grande bluff della storia" (1°errore)Nessuno ha detto il più grande bluff della storia. Ho scritto che è un bluff(punto). Giocato a carte scoperte (spudorato)(spudorato=300 battute\interi brani copiati pari pari, e non è finita).

2. Nessuno fa il saputello con Luttazzi, io ho fatto il saputello con quelli come te. Quelli che dicono che Luttazzi "Cita" ( lui non li cita, li menziona. 2°errore). Ripeto, non cita una beata mazza, al massimo dice di ispirarsi a Tizio e Carlin. Su questo punto vedi differenza fra ispirazione e plagio nel mio commento qui sopra (con allegata sintesi della LEGGE: stesso testo+nessuna citazione = plagio)(plagio = reato)

3. Io faccio il saputello con quelli come te, che non riconoscono la differenza fra Troisi e un personaggio di un film (il postino), non scritto da lui (terzo errore). Un personaggio semianalfabeta che usa una poesia per conquistare una donna, non va a registrala alla siae con altre 300 e ci fa i miliardi. Ok? Ok.
E poi non diceva "una battuta è come una poesia.." Diceva "la poesia non è di chi la scrive...ma di chi gli serve". Cos'è, una tua personale correzione chirurgica? (questa non la conto, dai)

5.
Io ce l'ho con quelli come te, che non hanno capito che le omonimie sono di tutti (v. labbra\labbra), quindi chiunque può scrivere una battuta sfruttando quel paradosso linguistico. Ok?Ok. (4°errore)

6.
Sorvolo sulle questioni che fai con altri. Risponderanno altri. Io sono a posto. Ok?Ok.

7.
"Perchè non vi mettete a indagare il minuzioso lavoro che fa luttazzi per migliorare le battute di Carlin, Hicks etc".
Ok, lo faccio. Uh, l'ha detta uguale! In italiano. Però non si è mosso. Fatto. Contento? Sono 30 euro.

8. "Plagi che non ci sono". Sei Ghedini. No, davvero. Perchè altrimenti non si spiega. Stavo quasi cadendo dal seggiolone quando l'ho letto. (300!! Leggile, per favore! 5°errore)

In sintesi, commento raffazzonato, capzioso, ma divertente a suo modo.

Credo di aver precisato il mio pensiero, non interverrò più se non per segnalare altre battute.

Grazie e ciao.

Paolo Burini said...

Il mio libro 'Conversazioni Etiliche' è una raccolta di battute che ho scritto quando andavo al liceo, e l'ho fatto stampare a mie spese da mio zio senza mai metterlo in distribuzione. È stata una cosa fatta praticamente in famiglia e non ci ho guadagnato un soldo, anzi ne ho persi. A quei tempi non ero un autore professionista. L'anno scorso rileggendolo mi sono accorto che tre o quattro battute (su mille contenute nel libro) erano già state usate da altri comici prima che io scrivessi il libro.
Non ho mai scritto una battuta in malafede, naturalmente sei libero di non crederci. La spiegazione che mi do è che probabilmente quelle battute le ho lette e dimenticate, e in un secondo momento le ho pensate credendo di inventarle mentre invece le stavo solo ricordando. Ti assicuro che può capitare, se la tua mente ha memorizzato alcune decine di migliaia di battute. (Infatti quando ero un fan di Luttazzi gli ho perdonato i primi plagi che gli ho scoperto proprio perché pensavo a lui fosse capitata la stessa cosa che era capitata a me. Solo in seguito realizzai che lui doveva essere necessariamente in malafede dato che aveva plagiato centinaia di battute e svariati sketch lunghi pagine.)
Ad ogni modo la mia è stata sicuramente una colpa, infatti da allora mi ripasso regolarmente il repertorio di tutti i miei comici preferiti in modo da mantenere la memoria fresca e non ripetere più questo errore. E ovviamente ho tolto dal mio repertorio quelle battute. Anzi, in preda alla paranoia ne ho tolte anche altre che erano solo simili e non uguali (nonostante altri professionisti mi dicessero che a loro parere erano assolutamente legittime).
Quella di Hicks è proprio una di quelle uguali, suppongo che sia presente nel libro delle Formiche, dato che nel 2007 io non sapevo neanche chi fosse Bill Hicks: l'ho conosciuto solo nel maggio del 2009 tramite ComedySubs.
Quella delle labbra non è uguale, ma comunque l'ho tolta dal repertorio.
La battuta del coma non è assolutamente la stessa. La mia è: “Dei medici hanno fatto ascoltare un cd di Janis Joplin a un paziente in coma. Il coma è diventato etilico.”
Quella di far ascoltare musica ai pazienti in coma è un pratica risaputa, non è un'invenzione di Luttazzi.
Mentre la battuta di Burroughs contiene già la smentita della mia paternità: “È una battuta così vecchia che risale al cinema muto.”
Il riferimento era allo sdoganamento che ha subito questa battuta: l'avevano detta Luttazzi, Berlusconi, e altri. Allora non sapevo fosse di Wright.
Quando Luttazzi recita la battuta di Carlin, lui non lascia intuire minimamente che la paternità non è sua.
(Le ultime due battute non sono tratte dal mio libro, ma dal mio blog.)
Ti faccio notare che io sono stato il primo a firmarsi con nome e cognome su questo blog. Avrei potuto evitarlo se avessi avuto la coscienza sporca.

Anonymous said...

Caro Francesco, scrivi. "Il più grande bluff della storia" [...] Nessuno ha detto il più grande bluff della storia."
Ti invito a leggere questo commento:
http://ntvox.blogspot.com/2008/01/daniele-luttazzi-copia.html?showComment=1267115154929#c3462596014174603773
"Quello che questo blog sta portando allo scoperto è probabilmente il più grande bluff della storia della comicità..."

Infine, prima di indossare anche tu la maschera della morte, ti invito a leggere un po' di studi di letterature comparate e di chiarirti le idee sul significato di citazione, plagio, montaggio, collage, centone, riproduzione etc. Chi critica deve essere all'altezza di farlo. Buona fortuna.

Paolo, nessuno dice che hai la coscienza sporca, dico soltanto che applichi due pesi e due misure tra il tuo modo di rifare una battuta e il modo di Luttazzi di rifarla.
Hai segnalato un joke di Groucho Marx e uno vagamente simile di Luttazzi come battuta a tuo dire ( e sbagli ) copiata. Trovo mille volte più simile la tua sul disco della Joplin rispetto a quella di Luttazzi sul disco di Carboni. E tu dici:-Non è assolutamente la stessa. La differenza è uguale a quella che passa tra il joke di Seinfeld sul deodorante ascellare e quello di Luttazzi sulla mutanda profumata. E sei sempre tu che l'hai segnalata, senza nemmeno riflettere sul se e perché fosse stata modificata. Stessissimo discorso sul gatto domestico/gatto *castrato* di Maher/Luttazzi.

Vi ergete a paladini del bene, ma fate parte dello stesso mondo che volete mettere alla berlina. Bruce ci vedeva lungo.

Paolo Burini said...

Comunque Flywheel hai fatto bene a segnalarmele, non mi ero reso conto che su Internet circolano ancora delle battute che da tempo io ho eliminato dal mio repertorio. Provvederò.

Ntoskrnl said...

La battuta di Groucho NON è stata inserita nel repository comunque, dato che come precisai non è un plagio.

Però, cambiando argomento, faccio notare nell'ultimo commento anonimo due anomalie ortografiche:

"a tuo dire ( e sbagli ) copiata."

e

"E tu dici:-Non è"

Puro caso?

Paolo Burini said...

Anche ammettendo che quelle mie battute siano troppo simili alle originali, sta di fatto che da quando sono diventato professionista le ho eliminate dal mio repertorio. Mi sto dando da fare per toglierle dai siti in cui potrebbero essere citate, in modo che non vengano attribuite a me. Ora uso dei criteri di selezione molto più rigidi di quelli che usavo quando ero un ragazzino che scriveva per cazzeggio.

Francesco Vespa said...

Per Anonimazzi,

Gli studi li ho fatti, eccome! Ho 27 anni oramai!

Purtroppo per te, nessuno studio di letterature comparate rientra nella gerarchia delle fonti del diritto.

E qui c'è un aspetto semantico da mettere in rilievo.

Plagio: v. significato giuridico. (quello che fa Luttazzi non rientra nella clausola del fair use (v.): mole rilevante e uso commerciale).

Citazione: v. diritto di corta citazione. (bisogna citare, ovvero scrivere di chi è. Anche nel caso, non pertinente, del fair use).

Questo non è argomento letterario, e purtroppo è inattaccabile. Aggravante morale: le dichiarazioni di Luttazzi sul tema " quanto mi incazzo se mi rubano una battuta"(nessun valore legale, ma non desta impressioni positive)

Poi c'è 'plagio' usato come parola, in senso plastico, non giuridico: ovvero luttazzi che plagia il pubblico facendogli credere che quelle battute sono sue "seguitemi, penso cose divertenti". E questo è opinabile, difficilmente opinabile, ma opinabile, dato che non ci sono leggi a riguardo. Non più, almeno.

Centone, collage ect.. non hanno alcun valore legale, non senza citazione. Ancora un po' non ne avevano al tempo di Marziale, figurati oggi.
E nessuna scusante extragiuridica, dato che il pubblico non sapeva di stare assistendo a un centone, a un collage etc, e non aveva modo di accorgersene (no citazioni, inaccessibilità alle fonti), e Luttazzi lo sapeva. La citazione ( riproduzione di materiale altrui) la fai riferendoti all'immaginario e alle conoscenze condivise e condivisibili. (anche questo è opinabile, dato che non ci sono leggi a riguardo). E, o fai una parodia intera, o le fai brevi, "altrimenti è approfittarsene" (cit. Luttazzi-wikiquote) e allora arrivano gli avvocati.

In sintesi, per questo ci sono le leggi (o almeno, in teoria, anche per questo), per dirimere le questioni sul nascere, e se le si ignora, sul finire. E non è Bruce sul diritto d'espressione, è Luttazzi sul diritto d'autore. Si coglie l'anticlimax? Le questioni artistiche e sulla teoria del comico vengono dopo, molto dopo.
Quando? Dopo il risarcimento, eventualmente.

La fortuna la lascio a te.

Grazie. Ciao.

F.V.

P.s. su la più grande truffa etc. pensavo ti riferissi alle mie parole. Mea culpa.

Francesco Vespa said...

Ah, dimenticavo, la maschera non mi serve. Sono proprio io, tra trent'anni facciamo tutto un conto.
Piccolo spoiler: infarto al pancreas. Con tutte le battute di Carlin e Hicks che hai preso mi pare il minimo.

Ciao ciao!

P.s. Scusa Ntoskrnl, d'ora in poi mi atterrò alle sole battute, se mi capita di incontrarne. Grazie.

Anonymous said...

Nooo!Ma daiii! hihihi! Non ci credo! Ma quante sono?! Mi è caduto un mito!-Silvia,bg-

Paolo Burini said...

Dico un'ultima cosa riguardo al discorso “due pesi e due misure” di cui parlava Flywheel...
Ho detto che la mia battuta sul coma era assolutamente diversa da quella di Luttazzi, perché dal tuo discorso avevo interpretato che tu le volessi far passare per identiche e non lo sono. Ma, certo, si somigliano molto, questo è innegabile. Voglio chiarire che la mia stima per Luttazzi non l'ho persa quando ho scoperto le sue battute “simili”, ma l'ho persa quando ho scoperto le sue battute “uguali”. Quelle simili le segnalo in modo che poi ognuno si faccia la sua idea, dato che spesso si tratta di situazioni borderline. Ma le volte che l'ho apostrofato con espressioni come “bluff della storia” o “simulacro della comicità” (lol) mi riferivo alle sue traduzioni letterali.
Penso che le decisioni sulla legittimità delle battute “simili” (a prescindere da chi siano gli autori) siano nella maggior parte dei casi delle decisioni marginali. Penso che debba essere l'autore a mettersi una mano sulla coscienza e chiedersi quanta creatività ha davvero impiegato per arrivare a quel risultato.
Ad esempio, c'è una battuta di Luttazzi che dice: “Era una ragazza con gli zigomi alti, una ragazza con gli zigomi molto alti, una ragazza con gli zigomi sopra la testa.”
Anni fa io ne ho scritta una che dice: “Il suo fisico era incredibilmente tonico. Aveva le tette così sode che le aveva sopra le spalle.” (Non è che l'ho scritta a tavolino, mi sono accorto della somiglianza solo in un secondo momento).
Allora ho pensato: “Le due battute non sono uguali, quindi la mia è comunque legittima.”
Ora non la penso più così. Credo che la mia battuta non replichi soltanto la tecnica (iperbole non-sense) di quella originale, ma replica anche l'intuizione che la sorregge: ovvero, “proporre l'immagine surreale di una parte del corpo posta talmente in alto da essere al di sopra della sua zona anatomica di competenza”. Forse in futuro potrei cambiare idea, ma per ora non la uso perché non mi fa sentire a mio agio. Ho cestinato diverse battute del genere che avevo scritto in quegli anni, anche se non erano plagi ma “battute fortemente ispirate da altre”. Mi piace pensare di non averne bisogno. Ma, come ho detto, si tratta di una decisione marginale, personale; e non farei una colpa a un autore se usasse una battuta simile.
Quindi non è per battute come quella di Groucho Marx che Luttazzi mi ha deluso, ma è per l'uso sistematico di traduzioni letterali dei vari Philips, Wright, Hicks, Carlin, ecc...

Sback said...

Quasi-Dott. Luttazzi, errare è umano, perseverare è diabolico!!! :D
Pur essendo stato avvertito è di nuovo caduto nella trappola dei ":-" e "( x"!!! Un po' d'attenzione suvvia! altrimenti il nic "anonimo" diventa davvero superficiale!

CAPS said...

SMONTATO! DAL PUNTO DI VISTA PROFESSIONALE, ETICO E LEGALE. DAVVERO STUPEFACENTE, CI VOGLIONO DUE COGLIONI COSì PER APRIRE E PORTARE AVANTI UN BLOG COSì POTENZIALMENTE IMPOPOLARE. I COMMENTI DI FRANCESCO VESPA MI HANNO FATTO SPISCIARE.. UN GENIO!

Ntoskrnl said...

Scusate se mi sono limitato all'intervento riguardante le anomalie ortografiche, ma durante la settimana ho poco tempo a causa del lavoro.

Francesco: scusa di che? =) I tuoi interventi sono sempre apprezzati. Peraltro, mi ha fatto ridere "anonimazzi". Non m'ero reso conto della parola leggendo veloce, poi prima di addormentarmi l'ho rivista nella memoria e mi son messo a ridere.

Ringrazio davvero CAPS, ma non ho fatto niente di lodevole a tale livello. Ho solo messo a disposizione a chi fosse interessato delle informazioni. Non è falsa modestia, ritengo sinceramente di non essermi sacrificato per niente.
Sono contento che siano stati postati commenti da persone di spessore. Penso non si possa chiedere di più quando si esterna un discorso, ovvero che sia recepito e portato avanti da persone all'altezza.
In questo senso, tenendo presente la modestissima importanza di questo blog, penso che sia stato un successo.

Unknown said...

Sono a pezzi, l'ignoranza fa felici.
Ricordo quando quel blogger, Buchnasty, fece notare la "citazione" di Hicks fatta da Luttazzi in Decameron. Lì per lì mi convinsi anch'io della teoria dell'omaggio, ma adesso non so più che pensare.

Per altro anch'io conosco molto bene Hicks e Carlin ma non mi sono mai accorto di tutto ciò.

Sto di merda.

Complimenti per il blog illuminante e la tua onestà intellettuale.

Ntoskrnl said...

Ti ringrazio per la sincerità Aurelio.

Mi dispiace, ci siam passati tutti al tempo.

Sì, la battuta incriminata in Decameron non era propriamente un plagio e fosse stata solo quella o poche altre, sarebbe stato tutto accettabile.

bAoBL said...

Mi sono solo ora imbattuto nel tuo blog... ovviamente complimenti per il lavoro svolto: approfondito, imparziale e di seria inchiesta. Non so bene come esprimere il dispiacere che provo...mi fa arrabbiare che un artista, che io stimavo, ha approfittato di un vuoto di cultura di larga parte del suo pubblico piuttosto che colmarlo. Ho iniziato a seguire l'argomento "citazioni" dai tempi della battuta su Ferrara. Pensavo fosse una "citazione" di Bill Hicks...non avrei mai creduto che centinaia di "citazioni" fossero la spina dorsale di quel gusto comico che mi ha fatto appassionare all'arte di Luttazzi. Non sono ferrato sul mondo della satira come molte delle persone che hanno scritto qui, ma sono appassionato di musica e jazz e voglio proporvi una similitudine...ho letto in questo blog che non si può dire che se Enrico Rava usa una frase musicale di Miles Davis sta copiando Miles Davis. Forse no, ma cercate ed ascoltate su youtube due chitarristi: uno è Pat Metheny, che molti di voi sicuramente conosceranno, e l'altro è un chitarrista italiano di nome Antonio Onorato. Ascolterete in musica quello che Luttazzi fa in satira. Ispirarsi ai grandi maestri è doveroso, ma rubare la loro arte è da biricchini! DISGUSTORAMA-DISGUSTOMATIKO

ReRosso said...

per la serie degli "anonimazzi", segnalo questo post di Bucknasty datato 2006: http://hatingline.splinder.com/post/9028112/i-am-a-comedian-and-poet-so-anything-that-doesn-t-get-a-laugh--is-a-poem/
Leggete in particolare i commenti dal 27 in poi. Particolarmente interessanti sono i commenti di Devilmath/Prevarin (31, 35, 37), che prima dell'esplosione del caso "Luttazzi copia" sembrava avere un'idea della "citazione" molto diversa da quella che ha espresso nell'intervista a giornalettismo.
Ancora più interessante è il commento dell'anonimo al numero 40, che tira di nuovo in ballo la misteriosa intervista a Radio2, menzionata a tutt'oggi esclusivamente dagli utenti crestodina e chutzpa del forum dei luttazzi-boys

Oddity said...

Mannaggia, ho un dubbio amletico!

Ho letto questo blog giusto sabato scorso e mi sono imbattuto nel commento di giulietta.
E dato che forse è Luttazzi, ho pensato "Guarda 'sto cretino, s'è fregato da solo, ma non ha letto che nel post erano segnalate le sue stranezze nella punteggiatura?!"

E ora non trovo il passaggio in cui viene scritto a chiare lettere che la sua punteggiatura lo identifica (prima che scrivesse giulietta e quindi prima di questo post). Me lo sono sognato?

A parte questo, che tristezza. Ora il suo sito è diventato un raccoglitore di battute di comici in erba. Creditate, ovviamente!

Fabio said...

Non capisco - forse sono disinformato - perché in tutto questo si debba dire che Bonolis è "una persona spregevole" o altra roba simile. Cosa è, un contentino da dare alle fiere assetate di sangue?

Ntoskrnl said...

La mia opinione su Bonolis non l'ho mai esternata. Nello scambio di email io scrivo:

"Non importa che Bonolis sia Bonolis, anche se è una persona spregevole o comunque non è un comico."

Era un tentativo di prevenire una risposta in quella direzione.

Cioè, non sto difendendo Bonolis, ma l'opinione su Bonolis non ha niente a che fare con questo blog.

Fabio said...

Se tu usi l'indicativo ("anche se è una persona spregevole") la gente capisce un'altra cosa.
Detto questo, continuo a non capire perché sia necessario prevenire una risposta in quel senso. Bonolis che fa, ruba in chiesa o maltratta i bambini?

Non è che a me stia particolarmente simpatico Bonolis... ma mi infastidisce il processo di disumanizzazione per effetto del quale su certi gruppi di persone gli insulti dovrebbero scivolare come l'acqua.

Anonymous said...

Fabio, le cose secondo me stanno così: Luttazzi considera Bonolis una merdina secca, a ragione o a torto non ci interessa, e nel contattarlo Ntoskrnl ha messo le mani avanti, utilizzando un'iperbole che esagera il pensiero su Bonolis che Luttazzi quasi certamente ha (scusa il giro di parole).
Diciamo che qui Ntoskrnl sta interpretando le idee di Luttazzi, non le proprie.

Diciamo che forse avrebbe dovuto scrivere: "Non importa che Bonolis sia Bonolis, anche se non vale nulla o comunque non è un comico."

Comunque Bonolis guadagna non so quanti milioni l'anno per fare programmi di schifo che hanno accelerato un trend culturale al ribasso, se si becca uno "spregevole" campa benissimo lo stesso contando i soldi nella Jacuzzi...
Quindi direi consoliamoci dell'incidente :)

Ntoskrnl said...

Grazie kheimon. Hai perfettamente espresso il mio punto di vista.

Z said...

Riguardo ai commenti al post di Bucknasty citato più su da ReRosso, non so se avete notato:

Anonimo:
Non c'è bisogno di dire ogni volta " Come dice Bill Hicks. "
Giulietta:
Luttazzi cita quella battuta come PREMESSA per la battuta vera: " Di tutto il monologo, questa è l'unica battuta che vi ricorderete. "

Entrambi usano gli spazi con le virgolette (come "Giulietta" con le parentesi) e mettono il punto di chiusura prima delle virgolette (che non mi pare molto comune, credo sia anche sbagliato). Per tacere dell'argomento Miles Davis.

Magari questo commento mettilo nell'"angolo della paranoia". Però...

Ciao e complimenti per tutto il lavoro dall'ennesimo quasi ex-fan.

Fabio said...

"se si becca uno "spregevole" campa benissimo lo stesso contando i soldi nella Jacuzzi"

Grazie, hai perfettamente espresso ciò che intendo per disumanizzazione.

Anonymous said...

Per non parlare di tutti i "perchè" scritti con l'accento grave. Non sa proprio dove mettere le mani per fare la "é", se andate sul suo blog non ce n'è neanche una (tolte quelle della "palestra").
Me ne sono accorto quando ancora non sapevo di questo blog, e già notavo il suo stile inconfondibile nello scrivere con la tastiera.
Ora se fosse solo per questa cosa, direi "siamo matti", ma in giulietta c'è tutta la "calligrafia informatica" un po' sbrindellata di Luttazzi, e in più è abbastanza chiaro che il nome "giulietta" gli è venuto in mente rileggendo il testo da lui scritto (parla di "Giulietta e Romeo").

Anonymous said...

Dai Fabio, senza polemica :), non ci serve 'sta moralizzata, mo' non si può dire più nulla...
Tra l'altro non penso che tu possa trovare neanche mezza persona in questo blog che farebbe qualcosa contro Bonolis, che gli torcerebbe un capello: è solo uno dei furbetti di quest'italetta tette e culi, non fa né male né bene nel senso proprio del termine, e penso veramente che tu stia sprecando buoni argomenti per un "casus" che non c'è.

A fare i tolleranti verso i furbacchioni, e a parlare di "disumanizzazione" si fa sempre bella figura, però stai sprecando munizioni. Lo stesso Luttazzi ci insegna che se è un personaggio è famoso e, come in questo caso, si arricchisce sull'ignoranza degli altri, può pagare il prezzo dello *sberleffo* (senti che bella parola, molto meglio di "disumanizzazione").

Ma Di Bonolis ci frega talmente poco che *non vale neanche la pena* di esprimere una valutazione.
Mentre tu ci fai la morale e lo difendi (da chi?) a gratis, lui conta i soldi dei compensi per Ciao Darwin: La regressione in onda su Italia 1, ignaro di tutto questo.

Ciao

Fabio said...

Non mi serve fare bella figura. Dico quello che penso.

Wanna Marchi si arricchisce sull'ignoranza degli altri, non chi fa un programma farsesco in tv.
Che ci devo fare, a me tutte queste sentenziole radical-chic o vetero-comuniste (chi guadagna tanti soldi può essere tranquillamente massacrato) mi danno l'orticaria.

Senza polemica, se vuoi.

Anonymous said...

Non è un programma farsesco, è contro-cultura lobotomizzante. Te lo dice uno che non mangia Woody Allen a pranzo e a cena, mi guardo pure i film di Bud Spencer...

Io ti ripeto, ancora senza polemiche, che conduci una battaglia giusta ma il tuo campanello di allarme è scattato a vuoto. Non siamo le BR, non *massacriamo* nessuno. Bonolis scoppia di salute, va di corpo regolarmente, ha un bel colorito e se la passa benissimo, accendi Canale 5 e lo vedi.
E comunque sì, i personaggi pubblici che godono di una "posizione dominante" sono sottoposti a critiche anche feroci: è il prezzo da pagare. Dire che Bonolis è una "persona spregevole", anche se non sono d'accordo con questa definizione, rientra in una legittima libertà d'opinione verso quella che è, nel bene o nel male, una piccola icona pop.

Anonymous said...

Segnalo a tutti che Luttazzi mi ha fatto rimuovere dal mio canale Youtube Sexual Radar una sua intervista a Giuliano Ferrara del 1999 del programma "Barracuda" in cui si complimentava con lui, pur sapendo (almeno immagino per uno informatissimo come lui) che Ferrara avevo preso mazzette dalla Cia, cambiato più casacche che mutande, senza contare la dipendenza sua (di Luttazzi) e di Ferrara-Foglio da Berlusconi. Nel 2008, ironia della sorte, sarà una battuta proprio contro Ferrara (plagiata dal comico Bill Hicks) a causare la sospensione del suo show "Decameron" su La7.
www.sexualradar-themovie.it

Unknown said...

come tutti son rimasto malissimo quando ho visto tutte quelle battute che luttazzi ha copiato, ed è stata una delusione incredibile, io sono andato ai suoi spettacoli,comprato i dvd o i libri e...e lo facevo perchè lo ritenevo un grande, ma soprattutto un satiro unico in italia, per il genere e per l'intelligenza. un'intelligenza che però si è tristemente sgretolata nelle sue risposte alle tue mail, nei suoi goffi tentativi tardivi di giustificarsi,nelle risposte della vispa giulietta (anche se continuo a sperare che non sia lui,sennò veramente diventa una tragedia umana..), insomma, molte delle battute incriminate erano tra le mie preferite. e se ripenso alla boria che ha sempre dimostrato riguardo bonolis o i vari discorsi sulla sua superiorità perchè fa cose uniche,mah...ora tra l'altri mi accorgo che pure io metto gli spazi prima e dopo le parentesi..a questo punto non mi rimane che dirti:-Complimenti per il lavoro fatto con il blog, è vero, ti sei esposto tanto, ma la cosa che ho apprezzato di più è lo spirito con cui l'hai fatto, non volendo cercare un risalto personale, ma esprimendo quello che era ed è un rammarico, rispetto ad una stima che provavi verso luttazzi, una stima che non può non venire meno. grazie-.

Ntoskrnl said...

Grazie a te Matteo per il bel commento.

Unknown said...

Ciao a tutti.
Premessa:
Ho scoperto tutto ciò oggi tramite Francesca Fornario e l'Unità.
Inizialmente ci sono rimasto molto male perché adoro davvero Luttazzi... Lo ritengo l'unico che, oggi, fa Satira in Italia. Parla di cose che difficilmente altri dicono. E' talmente scomodo che quello che dice ha portato al famoso "ukase bulgaro".
La seconda reazione però è stata diversa. Dopo averci pensato, ho realizzato che ci sono autori che adoro che traggono ispirazione da altre autori (come faceva Faber) ma non per questo non mi piacciono più.
Ripensando a Decameron e anche agli altri spettacoli più vecchi, la parte di attualità mi piacerà come prima mentre quella (solitamente la seconda) dove dice cose che potrebbero essere state scritte in qualsiasi momento storico perché slegate a vicende odierne, la guarderò e sentirò in modo diverso...
Ma non per questo Luttazzi non mi farà più ridere… e credo nemmeno ad altri… una battuta di Hicks detta da uno come Luttazzi che le sa dire, fa ridere lo stesso…

Detto questo, vengo alle domande che mi ha portato a scrivere qui:

1) Quale è il fine di chi si prodiga così tanto a dimostrare che Luttazzi è un ladro di battute?
Mi spiego meglio… se Luttazzi ammettesse di aver preso spunto e anche copiato alcune (non tutte perché ne ha scritte e dette talmente tante che non ritengo possibile che le abbia copiate tutte) battute da comici americani, cosa faresti? Ti accontenteresti e smetteresti di cercare battuta per battuta quali sono sue e quali no o continueresti?

2) Luttazzi ti fa ancora ridere oppure il fatto che copi te lo fa apparire triste?

3) La parte di monologo in cui parla di attualità portando allo scoperto cose che nei TG non dicono mai, anche magari copiando il modo di dire certe cose, non pensi che sia valida?

4) Luttazzi cita spesso autori satirici ben più datati di tutti quelli da cui ha copiato battute… autori come Aristofane e Rabelais… Non pensi che sia possibile che gli stessi comici americani da cui lui copia possano a loro volta essersi ispirati o aver copiato autori morti oppure, visto che una volta non c’era internet, magari hanno visto qualche battuta negli anni 60 da qualche collega quando erano all’inizio della carriera e poi copiata e usata senza citarli, come fa Luttazzi? Se scoprissi questo, faresti la stessa cosa con Hicks e Carlin?

5) Sai se esiste qualcuno (blogger o meno) che come te fa questo con altri comici italiani? O magari lo fa in america con (ad esempio) Chris Rock?

Scusa la lungaggine.

Anonymous said...

Le domande sono rivolte a tutti o solo all'autore del blog? :D

Ntoskrnl said...

1) No. Le battute vengono elencate comunque. L'unico modo di evitarlo sarebbe che Luttazzi svelasse tutti i plagi rimanenti. In quel caso, non resta altro da fare, ma anche in quel caso dovrebbe essere molto convincente, perché la fiducia se l'è giocata. Qui si tratta di ristabilire la paternità dell'arte.

2) Mi fa rabbia. E perché guardarlo? Conosco bene l'inglese e bypasso i sottoprodotti come egli stesso dice. Tra l'altro comedysubs sta facendo un lavoro encomiabile di sottotitolare i comici originali in Italiano. Questa è vera divulgazione culturale!

3) Be', certo che lo è. Ma avere ragione su certe cose, non significa essere al di sopra di ogni critica.

4) Luttazzi non ha fatto la sua fortuna citando Rabelais o Aristofane (li hai letti?), ma plagiando comici odierni. D'altro canto il concetto di stand-up comedian è recente e anche l'umorismo si è evoluto tantissimo nella storia. Anche fosse vera come cosa, e non lo è, Rabelais e Aristofane li trovi in libreria. I comici americani sono reperibili _adesso_ grazie a internet ed è per questo che questa faccenda esce adesso e non nel 1994.

5) Allora, intanto i comici italiani tendono a non conoscere molto quelli americani. In america tutti sanno chi sono i comici che plagiano (vedi Carlos Mencia, che in un episodio di South Park è stato pestato a morte per questo motivo). Se Chris Rock plagiasse, si saprebbe subito. E anche i peggiori plagiatori non hanno rubato nemmeno 1/10 di quanto ha rubato Luttazzi.

Figurati, no problem. Però, ti consiglio di leggere il blog approfonditamente. Tutte queste cose son già state discusse molto.

Unknown said...

Luttazzi è solo un volgare ladro della satira altrui. Lo dico senza mezzi termini poichè chi compie atti di plagio sta a tutti gli effetti rubando lavoro altrui e spacciandolo per proprio. Inutile che certa gente si arrampica sugli specchi per cercare di giustificarlo. E' giusto, invece, che la verità venga svelata e diffusa.
Amante della satira, mi sento insultato da questa persona che plagia e ruba lavoro altrui spacciandolo per proprio. E' una questione di correttezza e di moralità oltre che personale anche verso il proprio publico.
Accanimento contro una persona? Costui ha rubato a piene mani il lavoro altrui, anche di artisti morti, mentendo ai suoi fans sul suo lavoro. Questo non è accanimento, ma solo far sapere la verità.
Per cui dico solo: non mollate nel diffondere la verità. E' giusto che chi plagia il lavoro altrui venga smascherato.

Sgenio said...

Devastante scoperta.
Evidente e innegabile plagio.
GIulietta è colui che scrive i testi di Luttazzi.

AndreinaB said...

Se Giulietta è Daniele, la parte più patetica secondo me è questa:
"Luttazzi si diverte a riscrivere a modo suo la tradizione, migliorandola con modifiche chirurgiche. I grandi fanno così. (...) Perchè lo fanno? Perchè l'arte si nutre dell'arte. Luttazzi scrive migliaia di battute, non ha bisogno di "copiare". Lo fa per dare indizi sulla materia nobile della satira e testarne le possibilità." LOL!

Unknown said...

Ciao a tutti. Ringrazio gli autori del blog che fanno un lavoro utilissimo. Qualcuno mette in dubbio l'utilità di un'analisi minuziosa come quella fatta qui, dicendo che in fondo anche se luttazzi ha copiato qualcosa (o centinaia di cose!), questo non toglie nulla al suo genio e alle altre cose originali che sicuramente ha scritto. Questa argomentazione (quando non utilizzata da giulietta che ha un interesse quasi...personale...) ha un difetto logico grande come una casa. Mi spiego. Luttazzi non è l'ultimo saltimbanco passato su zelig, è un autore impegnato che ha sempre insistito moltissimo su moralità e correttezza professionale, e che per questo ha spesso criticato anche violentemente i suoi colleghi. Ci ha detto che copiare una battuta è la peggior cosa che un comico possa fare, perché il comico è un artigiano e tutto ciò che ha sono le sue battute. Ci ha detto che trema al pensiero che qualcuno possa credere che una sua battuta è in realtà di Bonolis. Bene. Perché non trema allo stesso modo pensando che qualcuno possa credere che una battuta di Carling è in realtà di Luttazzi?? Qual è la differenza tra scrivere “m’illumino d’immenso” nel mezzo di una poesia (reato aberrante secondo il comico) e ficcare una battuta di bill hicks dentro un monologo comico? Nessuna! Anzi, forse una sì, visto che “m’illumino d’immenso” la conoscono tutti e risulterebbe quindi una chiara citazione. Luttazzi è stato quindi colto a fare (massicciamente anche) quella che, per sua stessa ammissione, è la cosa più grave che si possa fare in quel mondo (“ci si strozza per questo”!) dunque è INDIFENDIBILE, anche l'avesse fatto una volta sola! No, non puoi difendere un prete pedofilo perché in fondo ha fatto anche del bene, non è possibile!

Giuseppe.

Zoroastro4 said...

A proposito di Giulietta, hai notato questo post sul sito di Luttazzi, intitolato "A proposito del luogo comune "L'idea è la stessa!"", nella home page, colonnina a destra? Ho evidenziato le somoglianze con il post di Giulietta:

"Sul piano culturale, il luogo comune "L'idea è la stessa" diventa ideologia piccolo-borghese, coi suoi retaggi romantici sull'unicità dell'ispirazione artistica. Nell'arte, originalità (Picasso, Mozart, Bill Hicks) e miglioramento (Picasso che rifà Velasquez, Mozart che rifà Vivaldi, Bill Hicks che rifà Lenny Bruce) sono valori equipollenti. E' il modo (l'integrazione di plot e struttura) a fare la differenza. L'amore contrastato fra due giovani (plot) con una certa struttura diventa Shakespeare (Giulietta e Romeo), con un'altra diventa una battuta (Un ragazzo incontra una ragazza, il ragazzo perde la ragazza, il ragazzo diventa una ragazza)."

Ntoskrnl said...

Zoroastro4: sì, le avevo notate anche io =), hai fatto bene a postarle, così rimangono archiviate.

Robert said...

Vi rilancio questo commento che trovate fra gli ultimi commenti di post di wuming sul blog lipperatura:
http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2010/06/10/divertimenti2-su-daniele-luttazzi/#comments

premesso che disapprovo qualsiasi tentativo di profilo psicologico , tra l'altro deontologicamente scorretto ,è curiso notare come l'analisi delle variazioni comiche coincida quasi perfettamente con quella presentata da DL nel suo blog oggistesso http://www.danieleluttazzi.it/node/743
@WM1
scusa se posto qui invece che sul blog del collettivo (pigrizia o forse soggezione…).
capisco solo ora in che senso intendevi il “lasciarsi prendere la mano”, cioè non nel copiare, vecchio vizio, ma nel rispondere ai dubbi con reazioni sempre più pericolosamente autodistruttive… se stavolta ho capito bene, direi che è fatale, dato che con gli anni sono aumentati i sospetti e le richieste di chiarire l’impossibile, e dato che rinunciare all’etichetta di genio non è un passo diverso dall’ammettere che la tua laurea, anzi le tue sette lauree, sono tutte false (tranne una via: divulgatore, ma con troppi meno meno di seguito a quel punto) come non mostrare sempre più il fianco?

la mia compagna, è psicologa, e non conosceva quasi nulla di DL, ieri sera ha visto il video e ci è rimasta di sale, giustificandomi totalmente l’interesse ossessivo che solleva una caso simile: un caso clinico da lasciare a bocca aperta.
ne abbiam parlato per ore.

-atteggiamenti di forte negazione del peccato, tipici di chi (cristiano frustratissimo o ex cristiano, l’ha sgamato subito) tenta di allontanare da sé e il peccato e ogni sospetto, ogni apparenza di peccatore, e più forte è l’ostentazione, più forte è in realtà la tendenza sottostante al peccato (a ciò che è vissuto come “peccato”, ovviamente)

-cumulo di contraddizioni eclatanti, ma che se osservate da un “ignorante” appaiono al contrario una personalità di coerenza assoluta: oggi crolla il castello e ci chiediamo tutti che diavolo e come potesse tenerlo assieme, ma ieri pareva un idolo, e la risposta è nel fatto stesso: nessuno è un idolo tale, per sembrare tanto superprestanti si deve elaborare in segreto un groviglio di percorsi devianti (anti-umani, o semplicemente disonesti) e contraddittori, per apparire perfetti si deve essere pieni di cadaveri sottaciuti, sperando che nessuno mai venga a sezionarti. i : ma come? di oggi sono i: bravissimo! di ieri

- impossibilità di ammettere la colpa, e dunque rilanciarsi della personalità in arzigogoli parascientifici che possano permettere di continuare a dirsi “io sono il migliore”, dato che l’ammissione e il confronto con se stessi e con il mondo a pari altezza sarebbe devastante, la fuga narcisistica è naturale conseguenza

-presenza “gestalticamente” eclatante del leggìo: ma come? un virtuoso del genere che commette un errore tanto evidente, un’onta per ogni standupcomedian: il leggìo? eppure anche quello si inserisce benissimo nel discorso di WM delle sottotracce, a ripensarci visibilissime (leggìo, tempi comici, biascichìo di parole, attacchi ai colleghi, cadute di tono gratutite, moralismo…) ma tutte al tempo coperte dalla pretesa genialità. in quell’oggetto anzi si riassume gran parte della tesi di WM: un corpo-oggetto che sta lì ad autodenunciarti, ma anche aproteggerti, sia dalle insicurezze croniche, sia dalpubblico: si frappone, ti allontana, ti assicura ma appunto denuncia una sfiducia di fondo
>>>

Robert said...

statisticamente DL prende più che risate “applausi”, più a dirgli bravo che a ridere con lui (non sempre ovviamente)

ci ha insegnato veramente molto questo caso, uno studio perfetto su ciò che non s’ha da fare nella vita, un enorme : CHI te l’ha fatto fare? al quale si risponde con un ritratto disperante… e io a sto punto, anche se continuo a stare malissimo all’idea di esser nei suoi panni, ho troppo disgusto per pormi l’idea di essere nei suoi panni. DL, spogliato da questo ruolo, diventa una maschera sì tragica, ma perché perfettamente identificabile con il narcisismo menzognero e viscido che, ora, gli leggi in volto, ma che, ieri, sembrava la sgradevole maschera necessaria per chi “rompe”. per ora mi sembra solo un pretuzzo disonesto e arrogante , come e anzi ben peggio degli altri. se un prete a me sembra quasi sempre un uomo sotto troppo mentite spoglie, DL ora mi sembra un troppo prete sotto troppo mentite spoglie.

poi son sicuro che, se finirà davvero “linciato”, tornerò alla difesa perché mi sembrerà semplicemente un bimbo che l’ha fatta troppo grossa e ora deve pagare troppo, e il troppo scaccia il troppo, come dire…

infatti ieri la mia compagna, dopo ore di discussione e giustificazioni psicologiche o sociologiche, messo tuttassieme, non ne poteva più di motivarlo e articolarlo, e tra le analisi continuava sempre più frequente ad affiorare il termine “unostronzo”… allora io WMianamente: “però valuta che DL è anche altre cose, è un poliedrico”…risposta: “e ci credo, con tutto il tempo libero che gli restava dal non scrivere battute”…”. lì ho chiuso, ridendomela davvero.
e ora davvero basta perché ho
martellato alla nausea.Postato lunedì, 14 giugno 2010 alle 9:03 am da filippo dd

Robert said...

e poi abbiamo notato come davvero, non so se il video comparativo scelga apposta le performance più fiacche di DL, ma c’è un abisso, ma non solo per l’insincero manichino che è DL rispetto ai fulminanti originali, ma proprio per quella contestualizzazione che lui tanto vanta (e che WM4 appunto dice mancante): Carlin, un assoluto maestro e forse il comico che più mi ha fatto ridere in vita mia, perlomeno nel genere/epoca, sfrutta alla perfezione i luoghi comuni del linguaggio e delle inflessioni e delle mimiche dell’americano “medio” o “di provincia”, e così anche nelle più piccole espressioni sta mettendo in piedi un teatrino vitalissimo di mille personaggi, fa vera satira della società, ogni volta con un “we’re hungry”evoca un redneck, con “it’s fun” un militarista, o un patriota, un fanatico, con un tipico “decent people” un bigotto etc, trasformandosi in continuazione senza mai perdere il centro del discorso. Luttazzi si ripropone senza gran contesto, e così suona astratto (certo, anziché “decent people” può dire “brava gente”, ma non viene dalla stessa forza propulsiva del linguaggio e del contesto americani, e così si sgonfia, come la falena: tra moth e mosca, c’è la c che fa più ridere? ma per carità, una letteruzza che vuol salvare un castello che crolla, semplicemente fa più ridere Carlin anche solo per la lingua: “moth-fart” suona grossolano, e perfettamente contrastante eppure conforme con lo svolazzare del farfallone, una cosa leggiadra e crassa al contempo).

DL lo ascolti e ridi forse, ma solo dopo, quando hai interpretato le parole che si è masticato, e ti sei scrollato di dosso l’innaturalezza glaciale con la quale le ha pronunciate, e hai pensato fra te e te alla battuta (l’opposto del sorriso ipnotizzato che ti infonde Carlin): e PROPRIO per questo, per lo sforzo intellettuale che bisogna fare per arrivare a “capire” le battute biascicate di Luttazzi, ecco che DL si guadagna il titolo di pensatore sopraffino. mi spiego? dato che, dopo lo sforzo di capirlo bene, arrivi a battute che, proprio anche se dette male, sono splendide, ecco che lui ti sembra il pensatore più svelto: non era lui a dirle male, eri tu che non capivi una mente tanto fina (questo ovviamente vale per alcune, non tutte le battute o scenette)

i tempi comici, sono sballati maestro, l’han già notato tutti, e incredibilmente ieri in pochissimi (poiché “genio”)… a parte la scenetta morta del cameriere smemorato (con attrice di prestigio però)… sembra davvero che voglia nascondere il maltolto, e dunque lo rigetta in fretta e furia, se ne capisce la metà. osservando ad esempio la parabola di Izzard su Gesù tra i dinosauri, un brano breve, dal quale grazie alle pause e alla grande presenza scenica Izzard ottiene tre risate: “grawr rowr groar” (pausa che lascia tempo alla risata, ottenuta con la semplice gestualità) – “said Jesus” (pausa che lascia spazio alla seconda risata, per l’uscita paradossale) – “trying to blend in” (terza pausa e terza risata, per la spiegazione altrettanto paradossale). invece DL se ne esce con un: gror roar ror dicevagesùcercandodisocializzarecoidinosauri. bei tempi comici! proprio titpici del trafugatore… o la battuta del saloon, recitata inespressivamente e dimenticandosi di dire prima che i dinosauri hanno manine che sembrano fatte per suonare il piano, così nessuno ma nessuno ride quando DL mima oh susanna, mentre con Izzard le risate sono grandi e collettive. e mille altri esempi, dove le vere “ricontestualizzazioni” sono al massimo delle bigottaggini retrograde, come quando alla battuta di chris rock che dice “la
droga si vende da sola, i dealer non vendono, la offrono” etc, DL, dopo una traduzione giocoforza poco contestualizzabile, aggiunge “quindi “tanto vale investire nell’educazione dei giovani, fargli capire cosa è pro cosa è contro”… mammamia

Dario said...

Immagino ti sarai accorto anche tu che gran parte del discorso che fa questa "giulietta" è praticamente identico all'intervista di Luttazzi sul Fatto di pochi giorni fa!!!
Direi che gli ultimi dubbi sono fugati.

filippo said...

@ robert.
ciao! sono l'autore del post che hai riportato, volevo anzitutto precisare che il mio non è un tentativo di profilo psicologico (senza polemica, è che me ne vergognerei), ma una affascinata chiacchierata che giustifica vaghi temi psicologici in luce dell'atteggiamento di "mentitore patologico" (psicologicamente disse montanelli, ma parlando di un altro) travestito da "mentitore strategico" come si è rivelato negli ultimi giorni, senza nessun mio deciso intento ontologico e quindi non certo in osservazione di qualche deontologia, anche se so di aver esagerato e alla fine dei miei post dico chiaramente di essere a disagio e dispiaciuto... tenuto però conto che oggi (dal 900) la psicologia è impossibile da rimuoversi dal linguaggio anche più discorsivo soprattutto su questi temi scottanti e ondìvaghi, quel che volevo sottolineare è l'aspetto tragico e (o)scenico di tutta la vicenda, che proprio come grande "rappresentazione collettiva" ha finito col coinvolgere mille forme di giudizio "identificativo" (di chi si identifica cercando di identificare l'altro), sia sociologico, politico, professionale, artistico, filosofico, etc etc, per cui se osservi anche solo i post di questa pagina, in un blog che molto correttamente si propone di attenersi alla pura informazione dei fatti, e seppure qui i commenti siano equilibrati, vedi comunque bene quale oggetto di curiosità polivalente sia divenuto DL (e non escludo che questo posa far vendere, magari solo molto temporaneamente, qualche dvd in più)... per cui anche qui lo si giudica contemporaneamente in cento modi (politica inclusa ovviamente, anche senza parlarne, intenti a parte insomma, però è curioso notare come proprio la complessità della discussione per ora non abbia offerto un gran fianco alle testate di destra, credo). io stesso nei miei post ho tirato in ballo ogni scarto di nozione generica che mi passasse sotto mano, ma proprio, ripeto, per l'interesse storico discretamente enorme che ha un caso come questo. e sappiamo bene che un capitoletto di (para)psicologia oggi è incluso in qualsiasi riflessione massmediologica o filosofica o gazzettistica che sia... ma la mia è stata solo eccessiva carica emotiva, senza patente. questo giusto per giustificarmi senza giustificarmi:D.
volevo anche precisare che se la mia "analisi" sui tempi comici ricorda quella del suo blog è proprio perché la vuole in pieno ricordare, ma precisamente per invertirne il giudizio (alloqualcosamente...), spero si noti, ed evidenziare il paradosso di una difesa che non fa altro che scoprirsi e attirare critiche sempre più forti... a sto punto spero di non essere sembrato un copincollista!(tralaltro la cosa mi ha preso talmente che ho persino ideato un piano difensivo per DL, ma solo per far andare la fantasia e che mai comunicherò!)
scusa queste precisazioni pedanti ma non capivo bene in che merito mi hai riportato, mi è preso il dubbio... che tu volessi inserirmi al fianco di giulietta, come fake?
ciao!
ps
se sono, come sono, totalmente off topic, capisco bene se non mi si vuol pubblicare (complimenti comunque per un blog che serve davvero a molte cose).

Unknown said...

@Zoroastro4

Altro punto in comune tra DL e giulietta: entrambi hanno scritto, sbagliando, Velasquez invece di Velazquez. La dicitura corretta è la seconda. È perlomeno strano che abbiano commesso esattamente lo stesso errore.

filolif

Fabio said...

Scrivono tutti Velasquez...

Rocco Tarocco said...

June 7, 2010 2:58 PM
kheimon said...
Diciamo che forse avrebbe dovuto scrivere: "Non importa che Bonolis sia Bonolis, anche se non vale nulla o comunque non è un comico."


No, decisamente per mantenere la correttezza grammaticale il nostro blogger Ntoskrnl avrebbe dovuto scrivere:

"Non importa che Bonolis sia Bonolis, foss'anche una persona spregevole o comunque non un comico."

In parole povere, avrebbe dovuto usare il tempo imperfetto del congiuntivo.

Unknown said...

scusate ma dove sono finiti i filmati che il sito dell'unitá nei quali si metteva a confronto le battute di Luttazzi e gli artisti americani? nemmeno su you tube sono riuscita a trovarli..

Ntoskrnl said...

http://video.unita.it/media/Politica/Luttazzi_copia_Parte_1_1395.html

Lord Rob said...

ho letto (con molta fatica per gli occhi tutto), poi mi sono girato verso i libri nella camera e ho buttato un occhio ad uno dei libri che mi aveva fatto più ridere: Cosmico!

Daniele cosa stai combinando? sei in una sabbia mobile creata dal tuo stesso letame e invece che accettare la situazione come un uomo(rischiare di finire la carriera si, ma almeno mantenere un po' di onestà che tanto hai ostentato) usi il politichese e accostamenti musicali improbabili denigrando i tuoi ammiratori?
La storia di Giulietta poi è un insulto alla tua stessa intelligenza...
Sono un chitarrista, e tempo fa sono venuto a scoprire che alcuni riff, canzoni e melodie di Jimmy Page erano completamente prese da altri musicisti che non hanno avuto il successo dei Led Zeppelin...
Ascolto ancora le loro canzoni incriminate ma senza quell'ammirazione che provavo prima. C'è un limite a tutto, e il tuo errore più grande è stato prendere in giro chi ti amava.
Il tutto avrà anche delle conseguenze di imagine di chi ti ha sempre difeso sui giornali, nelle trasmissione etc. I vari Belpietro e Feltri ci sguazzeranno come avvoltoi. Hai regalato una nuova arma a chi sta facendo a pezzi questo paese, e questa cosa, conoscendo l'impegno che avevi messo nel denunciare a tuo modo i mali di questo paese, ti farà ancora più male.
Comunque andranno le cose, magari "vincerai" sui giornali, ti riabiliterai coi mass media etc ma con noi, con chi ti apprezzava veramente giochi una partita a scacchi che hai già perso...

Robert

Un tuo ex ammiratore...

dottord said...

Cari amici, voglio raccontarvi una storia divertente.

Come sapete, qualche settimana fa è uscito in libreria il volume a fumetti "La quarta necessità", disegnato da Massimo Giacon e scritto da Daniele Luttazzi.

Avendo acquistato, letto e trovato insoddisfacente tale volume, ho scritto una recensione piuttosto negativa su Anobii, il noto social network per lettori.

Ci tengo a precisare che il mio giudizio era incentrato esclusivamente sulla qualità dell'opera, senza considerazioni extratestuali. Nei commenti alla recensione, tuttavia, è nato un breve dibattito tra me e alcuni utenti sui presunti plagi di Luttazzi.

Ultimo arrivato, tale Andrea Monti, che ha postato il seguente messaggio:

"Dopo un anno siete ancora qui a diffamare Luttazzi? Ma vergognatevi. E informatevi meglio: http://danieleluttazzi.blogspot.com/".

Vi risparmio la fatica di digitare l'indirizzo segnalato: contiene la stessa autodifesa luttazziana già esposta nel defunto blog del comico.

Ho provato a visitare il profilo anobiiano di Andrea Monti. Non ha né Amici né vicini e non fa parte di nessun gruppo di discussione. La sua libreria ha solo 17 titoli e due recensioni: una di "La quarta necessità", entusiastica e scritta in un puro stile luttazziano, e l'altra... di un libro con la prefazione di Luttazzi.

Sbaglio a ipotizzare che Andrea Monti sia un altro dei numerosi pseudonimi di Luttazzi?

Azzardo un'ipotesi suggestiva: e se tutte le voci intervenute in Rete in favore di Luttazzi fossero Luttazzi sotto falso nome?

Anonymous said...

@dottord : non so se chi si fa passare per Andrea Monti sia in realtà Luttazzi (fai attenzione anche al fatto che lo stile "luttazziano" nello scrivere si è diffuso presso i suoi fan), ma purtroppo devo dirti che sicuramente su una cosa hai torto: non solo i difensori di Luttazzi sono persone vere (e non suoi nickname), ma sono anche più numerosi di noi.

Sback said...

Intanto su youtube prosegue la faida tra i commenti del video di Giacon/Luttazzi.
Sono, a malincuore, entrato nel gioco.
Ed è scattata la fabbrica dei troll!
Segnalo due account:

http://www.youtube.com/user/fabioguerzoni1
Il nostro amico fabietto è più moderato, ma crea un account proprio il 10 novembre e l'unica attività che ha è la difesa del DL.

http://www.youtube.com/user/andreasolinas1
Il bel sardo è più aggressivo e non riesce a trattenersi. Non si limita alla difesa di DL sul video ma approfitta del suo account fresco fresco (10 novembre anche lui) per prendersela un po' con Dall'Orto (nome non nuovo a chi ha seguito DL in passato).

Scatta la nuova sfida:
La "CACCIA AL TROLL" (dal 2005 ;-) ).
In giro per la rete ce ne sono, da Monti (appena segnalato) a personaggi comparsi addirittura sul facebook!

Ma io mi chiedo, ma tipo la polizia postale non può fare nulla in questi casi? E' legale creare duecendo account per screditare le critiche?

Sback said...

Ci aggiungo subito:
http://www.youtube.com/user/garagex77
già noto per essere comparso nell'estate con un video su kill bill e citazioni, da lui si può partire per arrivare ad una serie interessante di troll (ma lascio il gioco aperto agli appassionati)

e


http://www.youtube.com/user/mrzago666
comparso anche lui il 15 luglio 2011 e con attività commentosa abbastanza assidua (la data non è casuale ma un bell'indizio per la "caccia al troll"! Buon divertimento!)

Anonymous said...

Io non vorrei steste un pochino esagerando. Qualcuno è Luttazzi, gli altri n-mila no. Tra i famosi "commenti scomparsi" all'articolo sul FQ, c'erano anche centinaia di commenti di solidarietà che erano scritti da idioti patentati ma dotati di lessico "luttazziano".

Hanno imparato a copiare, incollare e talvolta rielaborare le sue fandonie.
Poi su alcune cose sono sicuro. Parliamo di mrzago666: Luttazzi sa prendere il mouse in mano per puro accidente, figurati se fa questo video: http://www.youtube.com/watch?v=NjSTalG28W0
con quella musica di sottofondo tipo "trance" che non saprebbe neanche dove reperire.

Voglio dire, ci saranno gli account fasulli di Luttazzi, ma è pieno di autentici fanboy...

Resta il fatto che il rapporto di Luttazzi con Internet ha secondo me dei tratti patologici che è difficile non osservare. Poi, se davvero avete ragione voi, si sconfina nella psichiatria.

Sback said...

Rispondo a kheimon.
Di sicuro gli n-mila difensori sono autentici, ci mancherebbe. Ma infatti la caccia al troll non è una cosa facile! Sono pochi ma buoni! si contano in due mani ;)
Purtroppo al momento sono sommerso dal lavoro, però sperò di trovare presto il tempo di mandare un bel "reportage" a NT, che magari sarà anche oggetto di un vero e proprio post.
Riguardo a mrzago666, è già nella lista. Il video non è fatto da lui ma recuperato da un altra parte. Sarebbe pazzesco si pensare ad un DL che si mette ad editare un filmato del genere (assurdo sarebbe anche solo pretendere che DL conosca tutti quei riferimenti cinematografici).
Attendi Kheimon, rimarrai piacevolmente sorpreso!

Thau said...

Buongiorno a tutti,
complimenti a Ntoskrni e agli altri per l'ottimo lavoro e anche ( soprattutto ) per l'attitudine oggettivista portata avanti dal blog e da chi vi partecipa.

Ho messo piede sul blog per la prima volta ieri sera, ma mi sono intrippato brutalmente nel leggere tutti i post e i commenti su una questione che mi aveva incuriosito già da anni ma che non avevo ancora approfondito -e confermando abbastanza quello che pensavo.

Non entro nel merito delle varie identità di Luttazzi, mi limito a sintetizzare l'empatia che provo per lui per quello che gli spagnoli chiamano "verguenza ajena": cioè, provare sincero imbarazzo per ciò che un'altro ha fatto.

Io personalmente credo che molte delle identità che lo difendono possano essere veramente attribuibili a lui, e questo è triste ma logico.

Perchè il merito più grande della carriera di DL (parlo in termini generali) è stato proprio questo: avere successo rivolgendosi ad un pubblico "intelligente".

E il pubblico a cui lui si è sempre rivolto, malauguratamente, è esattamente la tipologia di pubblico che non perdona la disonestà intellettuale, le smentite spudorate e le negazioni dell'evidenza, per non parlare dei maldestri tentativi di hackerare la realtà, cosa in cui -a differenza di altri campi- DL non possiede talento.

Senza contare che per i suoi difensori, quelli veri, sono sicuro che DL non può che provare solo schifo e disprezzo: sono, in fondo, gli stessi che credono alle iperboli dei politici e di chiunque altro.

La conclusione è: Luttazzi è un uomo totalmente solo, circondato solo dalle persone che lui stesso disprezza.
E questo è terribile. Ma essendo un artista non escludo che in questo lui possa anche provare una sorta di piacere masochistico.

Escludo categoricamente, invece, che Daniele sia veramente convinto in cuor suo di poter fottere le stesse persone che lo hanno seguito negli anni.

Questo lo rende un caso umano.

E qui, per puro piacere nel farmi i cazzi altrui, azzardo alcune possibili conclusioni:
1-Luttazzi, distrutto da sè stesso, troppo intelligente ma troppo orgoglioso, si toglie la vita senza dare spiegazioni a nessuno (puntualizzo che mi dispiacerebbe un casino)

2-Luttazzi decide di togliersi un peso enorme e si scusa per tutto quello che ha fatto negli ultimi anni (digressione: copiare le battute è il meno. Io ho riso come un idiota per anni grazie a lui, e appunto, se Hicks e Carlin e altri ora sono più o men conosciuti gran parte del merito va a DL), cioè delle sue difese demenziali e irrispettose.
Un testo potrebbe essere qualcosa del tipo:
"Ho sempre voluto far fruttare il mio talento e far pensare le persone, e ritengo di esserci riuscito. Ho scritto monologhi bellissimi originali e ho anche copiato uno sproposito di materiale altrui. Col tempo questa seconda cosa mi ha preso la mano, ma sono un essere umano e ammetto che la mia difesa è stata ridicola. Sono sicuro che anche voi nella mia situazione avreste fatto lo stesso, ma ora ne ho abbastanza e voglio ricominciare a rivolgermi a delle menti critiche e non agli imbecilli,", e così via.

3-Luttazzi accetta la sua discesa nel mondo degli imbonitori italici contro il quale si è sembre battuto, e si adatta a condurre per il resto della vita un'esistenza economicamente dignitosa (intendo che non gli mancheranno mai cibo e un tetto sulla testa), circondato solo da yes men, tenendo un basso profilo e sperando che i comici d'oltreoceano non si prendano mai la briga di reclamare i loro diritti d'autore.

Certo che effettivamente su questo argomento è facile dilungarsi, quindi grazie ancora per i vostri sforzi e buona fortuna a tutti!

Thau

PS-lo spazio tra le parentesi all'inizio è stato messo apposta per turbare gli eventuali lettori.

Il mio bagno schiuma?
Falcone e Borsellino.

Ntoskrnl said...

Ciao Thau,

grazie dell'apprezzamento. Hai ragione in ciò che dici, tuttavia non posso sorvolare sulla conclusione numero 2. :)

Più precisamente: "Sono sicuro che anche voi nella mia situazione avreste fatto lo stesso"

Pare impossibile in Italia scusarsi senza "se" e senza "ma", e soprattutto senza sottointendere il "così fan tutti".

Questo non è rivolto contro di te, ma mi fa sorridere che nemmeno per ipotesi in Italia si riesce a formulare una scusa vera.

Cmq hai dimenticato l'ipotesi Nr. 4: lasciar passare abbastanza d'acqua sotto ai ponti e poi ritornare, facendo finta di niente, tanto gli italiani hanno la memoria di un pesciolino rosso.